TOH, CHI SI RIVEDE: DIGE TORNA IN GRUPPO…

All’incertezza sull’immediato futuro fa da contraltare la notizia dell’allenamento di Davide Di Gennaro che ieri ha ripreso a lavorare con la squadra. Merito cdi Menichini che venerdì scorso aveva avuto un lungo colloquio con il giocatore, autentico flop di questa stagione. Quando Di Gennaro è passato in granata era il 17 agosto scorso. Quello che doveva essere un valore aggiunto, un top-player per la categoria si è trasformato ben presto in un autentico flop. «Protagonista» a Salerno Di Gennaro non lo è mai diventato: prima l’infortunio, poi le ricadute, ora il risveglio di primavera. Menichini lo ha chiamato in causa ieri mattina nel surreale silenzio del Mary Rosy, senza Djavan Anderson, Pucino, Schiavi e Minala, tutti inutilizzabili, se si dovesse giocasse. Di Gennaro, invece, rientrerebbe tra i convocati, per paradosso, perché è di nuovo un granata tra i granata: allenamento, partitella, poi ha frenato nella seconda parte, probabilmente per acido lattico sopraggiunto, perché una cosa è il percorso di «riatletizzazione», come lo ha più volte definito la Salernitana, e un’altra è il ritmo gara.

Insieme a lui anche Milan Djuric, che oggi compie 29 anni. Il bosniaco e il fantasista sono la fotografia del campionato fallimentare della Salernitana. Djuric è costato 550mila euro, guadagna quasi 300mila euro ed è stato protagonista di un campionato pieno di contraddizioni. E’ stato lui, infatti, nonostante fischi e mugugni dei tifosi che avevano perso la pazienza, l’autore della tripletta in calce alla vittoria della Salernitana (4-2) con il Cittadella, l’ultima, il 13 aprile scorso. Ha portato a casa il pallone che poteva essere del risveglio. Per se stesso e per tutta la squadra. E invece no. Niente di tutto questo. Dal 30 marzo (Venezia) al 27 aprile (Carpi), ha vissuto la sua brevissima età dell’oro. Poi è andato di nuovo in letargo, non ha più segnato, la Salernitana si è smarrita e Menichini se lo ritrova in organico. L’allenatore ha allenato Djuric a Crotone. Lo attendeva e voleva affidargli l’attacco nelle prime, surreali prove di formazione ma il centravanti bosniaco si è fermato per tendinite, salvo poi aggregarsi nelle ultime ore. In questi giorni di attesa dei verdetti, la Salernitana cerca riparo all’ombra del gigante, che è forte di un contratto fino al 2022 ma che dovrà ridiscutere di futuro a fine anno, insieme al club, pur avendo già dato disponibilità a proseguire in granata. Di Gennaro, invece, rientrerà alla Lazio a giugno senza avere neanche lasciato un cenno marginale. Lui spegnerà 31 candeline tre giorni prima del centenario della Salernitana. Peccato che nella storia secolare dei granata non ci è entrato neppure di striscio pur avendo tutte le caratteristiche per farlo.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta