E’ TORNATO IL FORTINO ARECHI

Basterà il cinismo per arrivare fino in fondo e centrare, almeno, l’obiettivo play off? Interrogativo quanto mai legittimo in considerazione del rendimento offerto fin qui dalla Salernitana, ormai stabilmente nei quartieri alti della classifica, ma non entusiasmante – tutt’altro – sul piano del gioco. Sotto questì’aspetto la vittoria di misura conquistata ai danni dello Spezia è esemplificativa. Il massimo con il minimo sforzo in termini di risultato anche perchè di sforzi, i granata, per mantenere inbviolata la porta di Micai nonostante la non eccelsa qualità degli avversari e la superioriotà numerica, ne hanno dovuti fare e tanti. Ma va bene anche cpsì, basta turarsi il naso, limitarsi a guardare la classifica e i numeri per sognare ad occhi apetrti. Appunto, i numeri,. Quelli casalinghi dei granata sono da record, da tempo l’Arechi non era più stadio tabù per gli avversari come sta avvenendo in questa stagione. La Salernitana in casa è imbattibile, in sette partite giocate davanti al pubblico amico in questo campionato, la squadra dui Colantuono ha raccolto 5 vittorie e 2 pareggi, in totale 17 dei 20 punti conquistati. Per avere un riscontro analogo bisogna andare indietro negli anni per la precisione alla stagione 1999/2000, la Salernitana targata Gigi Cagni, quella che ancora si leccava le ferite dopo la sciagurata retrocessione dalòla serie A. Tra il 12 dicembre ’99 e il 12 marzo 2000 la Salernitana. Superò all’Arechi, una dopo l’altra, Vicenza, Ravenna, Treviso, Chievo, Brescia, Genoa e Alzano Virescit, 7 vittorie che lanciarono Vannucchi e compagni nella parte alta della classifica. Per la cronaca la striscia si interruppe il 26 marzo con il ko interno 1-3 nel derby con il Savoia ma in panchina quel giorno non c’era Cagni bensìì cadregari: una meteora.

Autore dell'articolo: Marcello Festa