TORRENTE, UN UOMO SOLO

La settimana più lunga. Sabato prossimo al Comunale di Chiavari, Vincenzo Torrente si gioca probabilmente la panchina contro la Virtus Entella. La Salernitana è reduce da due sconfitte di fila, l’allenatore in sala stampa ha ammesso qualche problema tecnico, camuffandolo sotto la voce tenuta atletica ed alla società le sue parole sono risultate indigeste. Ma questa è soltanto la punta dell’iceberg.

Tutti hanno fatto la loro parte, contribuendo a rendere il clima ancora più delicato a dispetto delle dichiarazioni di facciata. Lotito ha tuonato dalla capitale, parlando di una squadra costruita per il tridente e ribadendo che il tecnico si assume le responsabilità delle sue scelte; Mezzaroma ha provato a blindare la posizione dell’allenatore e il diesse ha elegantemente invitato il trainer granata a dosare le parole subito dopo una partita. Poi le solite cornici fatte di frasi di circostanza.

L’impressione è che mai come in questo momento Vincenzo Torrente sia un uomo solo. Un tecnico lasciato al suo destino: la trasferta di Chiavari contro la Virtus Entella potrebbe segnare lo spartiacque per il futuro della Salernitana e quello del tecnico originario di Cetara. L’allenatore ha soltanto un antidoto per scacciare gli spettri della crisi e di una panchina che diventa sempre più bollente: il risultato. In caso contrario si potrebbe decidere di voltare pagina.

Anche questi però sono argomenti ed esercizi molto delicati. Sicuramente il club granata ha deciso di restare alla finestra. Il diesse Fabiani intanto comincia a guardarsi intorno.

In caso di ribaltone ci sono varie piste praticabili. Con un occhio al portafogli ed un altro agli effetti che potrebbero determinare. Leonardo Menichini è ancora a busta paga della Salernitana, il tecnico di Ponsacco ogni mese incassa un assegno di circa 10mila euro, ma è da tempo in rotta con Fabiani. Si dovesse tornare su Menichini, il diesse sarebbe di fatto delegittimato. Viceversa Fabiani non ha mai fatto mistero di stimare elementi del calibro di Moriero e Marcolin. L’ex allenatore del Catania a inizio stagione era stato accostato alla Salernitana, ma la trattativa si arenò sul nascere per l’enorme differenza tra domanda ed offerta. Sul taccuino di Fabiani c’è anche Checco Moriero che negli ultimi tempi si è mostrato spettatore interessato delle vicende di casa granata, confermando la stima con la proprietà e con il diesse granata.

In mezzo invece anche l’opzione, Andrea Camplone. C’è chi giura che il tecnico abruzzese, ancora sotto contratto con il Perugia, sia ad un passo dal firmare la rescissione con il Grifo. Una decisione del genere si prende solo nel caso in cui hai già in tasca un’alternativa. Una panchina su cui potersi accomodare, insomma. Quella granata comincia a bollire. Tocca a Torrente raffreddarla e dovrà farlo proprio come un fiume in piena… quello dell’Entella appunto che attraversa Chiavari e Lavagna.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta