TRUFFE MILIONARIE ALL’INPS ED ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE, ARRESTI E SEQUESTRI

Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal GIP di Nocera Inferiore, 6 soggetti tutti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e dell’Agenzia delle Entrate nonché di emissione ed utilizzazione di fatture per prestazioni inesistenti.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi all’esito di articolata attività di indagine coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai militari dell’Arma in servizio presso la Polizia Giudiziaria in sede.

L’articolata attività investigativa, avviata nel corso del 2016, ha consentito di:

  • accertare l’esistenza di un sodalizio criminale composto da commercialisti ed imprenditori/faccendieri che, attraverso false assunzioni nonché la costituzione di società fittizie che emettevano documentazioni contabili per prestazioni mai eseguite, consentiva ad imprenditori compiacenti di beneficiare, dietro il pagamento di una provvigione percentuale, di indebite erogazioni previdenziali da parte dell’INPS e di crediti di imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • individuare la base operativa del sodalizio, tracciandone l’organigramma e individuando il ruolo ricoperto da ciascuno dei sodali legati tra loro dal vincolo associativo;
  • comprovare l’avenuta indebita percezione di indennità previdenziali per complessivi 2 milioni di Euro circa;
  • documentare l’emissione di fatture per prestazioni inesistenti che poi consentivano ai portatori di beneficiare di crediti di imposta, per un ammontare complessivo pari a circa 20 milioni di euro.

Il brillante risultato operativo è stato ulteriormente valorizzato, come da prassi ormai consolidata nel corso di azione di questa Procura, dal grande lavoro svolto sul fronte degli accertamenti patrimoniali che hanno consentito di far piena luce sulla redditività dei traffici posti in essere dal gruppo.

Sotto questo profilo, il risultato operativo appare di ragguardevole rilievo in considerazione del fatto che 45 indagati sono stati raggiunti da misure cautelari reali di sequestro preventivo per equivalente, aventi ad oggetto conti correnti, beni immobili e titoli di credito per complessivi 7 milioni di euro.

Autore dell'articolo: Redazione