UNA PETIZIONE PER FERMARE LO STREET CONTROL

L’autovettura dei vigili, munita di macchina sparamulte passa ed eleva le contravvenzioni a tutti non
potendo discernere tra soste da 5 minuti, carico e scarico, visite di rappresentanti per i negozi o correntisti
per le banche, residenti che cercano il posto e soste in doppia fila dei “cafoni” che restano per lungo
periodo disturbando commercio e circolazione. Cosi in parte nel testo della petizione firmata da un gruppo di commercinati salernitani che contestano il sistema dello street control avviato in città per consentire un miglior deflusso viario e per monitorare la sosta selvaggia e la doppia fila che troppo spesso intralciano la circolazione
Sono oltre 63 i commercinati e gli automobilisti che con una firma in solo quattro giorni per chiedere il blocco immediato del servizio che – a detta loro – danneggerebbe ulteriormente un settore già in ginocchio.
Una petizione per dire “no” allo street control capace di elevare una media di 150 contravvenzioni al giorno. Il rivelatore elettronico che multa le auto in doppia fila scoraggerebbe ulteriormente gli acquirenti, vista la scarsa disponibilità di parcheggi in città, dicono i negozianti e gestori di bar o locali che promettono di protocollare il documento in comune, mentre sarebbe pronto un esposto al Ministero dei Trasporti.
nella petizione dei commericanti si sottolinea che in assenza di parcheggi lo street control “passa ed eleva le contravvenzioni a tutti in un moemnto in cui“le attività economiche del centro sono legate a un filo, filo che si può spezzare senza preavviso e questa decisione potrebbe causare dei veri e propri disastri alla produttività e al Pil cittadino.
Pronta la replica dell’assessore alla mobilità Mimmo De Maio che piu’ che valutare i numeri dell multe sottolinea l’esito dell’occhio elettronico , perchè se l’automobilista riesce a raggiungere più in fretta il cuore della città e gli altri quartieri, sarà anche più invogliato ad effettuare gli acquisti”.
A giorni cio saranno nuovi parcheggi in prossimità della stazione marittima, serve solo buon senso lasciando da parte l’inciviltà per un buon vivere comune

Autore dell'articolo: Barbara Albero