VICENZA-LIVORNO: ULTIMA CHIAMATA

Le luci d’artista potrebbero favorire implicitamente la Salernitana. In forse la gara del 12 dicembre all’Arechi con l’Ascoli che rischia di essere rinviata per il fenomeno delle luci. Il parcheggio del principe degli stadi nel week end infatti è utilizzato come stazionamento per centinaia di bus, torpedoni ed auto che arrivano in città per le luminarie. Non c’è ancora la certezza del rinvio, ma il Comitato dell’ordine della Sicurezza pubblica sta valutando se chiedere alla Lega il posticipo della gara con l’Ascoli. La Salernitana, dal canto suo resta alla finestra. Il club granata non ha fatto nessuna richiesta di rinvio.

Nei prossimi tre giorni, intanto, si decide una grossa fetta di destino della squadra. E di Torrente. I granata sono chiamati ad un doppio, delicatissimo, impegno in trasferta. Domani pomeriggio, nel posticipo domenicale della 16esima di B, l’ippocampo sarà di scena al Menti di Vicenza. Mercoledì pomeriggio al Picchi di Livorno. Due test probanti per Lanzaro e compagni reduci da due sconfitte di fila, lo stop casalingo in campionato con Vercelli e l’eliminazione in coppa a La Spezia.

Il momento è delicatissimo, inutile nascondersi. La classifica piange e parla chiaro. La Salernitana è invischiata in piena lotta retrocessione. Se il campionato finisse oggi i granata sarebbero ai play out. La stagione è ancora lunga, ma è proprio adesso che bisognerà cercare di costruire qualcosa di buono per arrivare al mercato di gennaio in linea con una tabella salvezza senza eccessivi patemi d’animo. Anche perchè altrimenti la situazione diventerebbe davvero insostenibili. Ed a farne le spese come sempre capita in questi casi sarebbe per primo l’allenatore. Forse non il solo.

Vicenza e Livorno saranno tappe determinanti per il destino del tecnico. Un doppio turno che potrebbe essere tranquillamente battezzato come la classica ultima spiaggia per Torrente. Il tecnico è chiamato a dare quella classica reazione soprattutto dopo la brutta, bruttissima, prova offerta in campionato contro la Pro Vercelli all’Arechi. A cui ha fatto seguito – manco a dirlo – anche l’eliminazione in coppa Italia ad opera dello Spezia. A rendere ancora più delicato il momento ci sono pure i numeri e i precedenti che non strizzano certo l’occhio alla Salernitana. In primis a Vicenza, in cui il cavalluccio ha vinto soltanto una volta, nell’immediato dopoguerra, in 18 gare al Menti: poi solo quattro pareggi e ben tredici sconfitte. Ma quello che preoccupa maggiormente, senza voler chiamare in ballo la storia, è il cammino della truppa di Torrente in trasferta. Quest’anno, infatti, mai un acuto lontano dall’Arechi. In sette gare disputate fuori dalle mura amiche appena 3 pareggi e quattro sconfitte. In tre giorni due trasferte. S’impone almeno un exploit. Sarebbe bene alzare bandiera corsara.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta