VIRTUS, IL CUORE NON BASTA: AL PALASILVESTRI PASSA PALESTRINA

Una serata di grandissima pallacanestro, emozioni forti e colpi di scena a iosa.

La sfida tra Virtus Arechi Salerno e Citysightseeing Palestrina, valida per il ventesimo turno del campionato di Serie B Old Wild West, sorride agli ospiti, superlativi nel corso dei quarantacinque minuti necessari per decretare il vincitore di un match che è gia uno spot per il basket.

Superlativi i ragazzi di coach Francesco Ponticiello ma sontuosi anche gli effettivi in maglia blaugrana, bravi a non arrendersi mai, malgrado le difficoltà, l’infortunio a Max Sanna nel primo quarto di gioco, la stanchezza fisiologica per un tour de force che non ha risparmiato davvero nessuno ed un avversario che, questo è certo, reciterà un ruolo da protagonista da qui al termine della stagione.

La partita
PalaSilvestri gremito in ogni ordine di posto, con notevole rappresentanza di tifosi ospiti giunti al seguito dei propri beniamini per spingerli ad un successo in terra campana solo accarezzato non più tardi di due settimane fa in quel di Caserta.

Dall’altro lato, il calorosissimo pubblico salernitano accoglie alla grande il nuovo arrivato Njegos Visnjic che parte in quintetto per volere di coach Menduto: il primo quarto di gioco, una volta di più, non sorride alla Virtus che approccia malino alla gara.

Dall’altra parte, Palestrina corre in campo aperto cercando e trovando il bersaglio nei primi secondi dell’azione: Morici è il collante di una squadra che si esalta nel gioco di squadra e nel sacrificio in fase di non possesso, il che paga dividendi sin dalle primissime battute.

Salerno fa una fatica incredibile a trovare la via del canestro, gli ospiti mettono a segno ben 26 punti nei primi dieci minuti propiziando il +9 di fine primo quarto (17-26).

La brutta notizia per i padroni di casa non è neppure lo scarto in questione quanto piuttosto l’infortunio del rientrante Sanna che, in una situazione di gioco lontano dalla palla, cade al suolo ed è costretto a lasciare il campo a Czumbel. Preoccupazione in casa Virtus Arechi per l’ennesimo infortunio in una fase in cui gira davvero tutto male per quanto concerne la situazione fisica dei singoli.

I secondi dieci minuti di gioco vedono una Virtus guerriera, capace di assorbire lo stop dell’esterno torinese e di rimettersi in scia degli avversari: a suonare la carica ci pensa un sontuoso Manuel Diomede, migliore in campo tra le fila di Salerno in virtù di una super-prestazione da 22 punti, 4 rimbalzi ed altrettante assistenze.

Palestrina, tuttavia, è una grande squadra e lo dimostra nell’attenzione maniacale con cui si disimpegna nelle piccole cose che fanno tutta la differenza del mondo: l’attacco laziale sa quando è il caso di pazientare e quando il momento di alzare i ritmi, sfrutta al meglio i mismatch che Ochoa e Beretta si costruiscono nel pitturato e non sbaglia un libero neppure sotto tortura.

Nel momento migliore della Virtus, gli ospiti piazzano nuovamente l’allungo che vale il 28-39 di metà partita.

Riscossa Virtus
Alla ripresa delle ostilità la Virtus Arechi Salerno è una squadra diametralmente opposta a quella vista nei primi venti minuti di gioco: la frazione si apre con l’attacco di casa in gran spolvero, volenteroso di muovere la palla ed in grado di affidarsi a diversi terminali offensivi.

Visnjic entusiasma il suo nuovo pubblico ingaggiando il più classico degli uno contro uno col rognoso Ochoa, ne viene fuori una sfida nella sfida d’altri tempi che alla fine vedrà l’ex HSC Roma avere la meglio sul collega.

Ma lo stesso Visnjic diventa anche un punto di riferimento nel gioco interno dei blaugrana che, grazie a diverse realizzazioni consecutive, costringono coach Ponticiello al timeout.

La nuova sceneggiatura del PalaSilvestri racconta una sfida nella quale l’equilibrio diventa di strettissima attualità, la Virtus trova persino il vantaggio, Palestrina è brava ad assorbire il colpo ma la terza frazione è tutta di Diomede e compagni che concedono appena 11 punti ad un attacco di primissima categoria.

Si va in apnea negli ultimi dieci, decisivi minuti di gioco: la partita è un’autentica corrida, gli animi si scaldano e gli arbitri fischiano praticamente su ogni contatto.

I padroni di casa danno l’impressione di poterla portare a casa, ma Palestrina ogni volta che sembra prossima al trapasso risorge dalle sue stesse ceneri: Rischia dà energia e qualità alla manovra ospite, Duranti fa diverse cose utili in attacco al pari di Villa che dimostra di non aver paura di gestire palloni che scottano.

Negli ultimi istanti di gara è una sfida a chi vuole riservarsi l’ultimo tiro: alla fine lo prende – con pochissima convinzione – Lorenzo Tortù ma i giochi sono fatti. 75 pari, ed allora, overtime.

Gli ospiti sbagliano meno, tripudio Palestrina
La Virtus Arechi Salerno deve rinunciare persino a Manuel Diomede per raggiunto limite di falli, coach Menduto rilancia nella mischia Czumbel e l’inizio di overtime vede ancora una volta le due squadre rispondersi colpo su colpo.

A fare la differenza saranno i particolari ed, infatti, la Virtus Arechi Salerno paga qualche errore di troppo in fase offensiva che consente a Palestrina di colpire e fare male ai salernitani.

Salerno non demorde e trova il nuovo +3 (81-78 al 43simo) grazie a Tortù che fa esplodere il PalaSilvestri con un jumper dai quattro metri. Palestrina molla? Neanche per sogno. Gli ospiti, ancora una volta, fanno le cose per bene trovando punti importanti in Gianmarco Rossi che, quando il gioco si fa duro, inizia davvero a fare sul serio.

Negli ultimissimi istanti di gara – quando il match di fatto si decide – Salerno perde una palla sanguinosa in attacco, dall’altro lato del campo gli ospiti trovano il gioco sotto le plance per Beretta che non deve fare altro se non far valere i suoi centimetri e convertire i punti dell’81-82.

L’ultimo tiro spetta ai padroni di casa, coach Menduto disegna un ottimo schema che vede il nuovo arrivato Visnjic incaricato di prendersi il tiro per la vittoria.

Gli ospiti, ancora una volta, chiudono il pitturato e rendono la vita ardua al numero 46 che, imbottigliato nel traffico delle maglie ospiti, non trova la via del canestro.

Finisce 81-82 tra la gioia infinita del pubblico ospite e gli applausi – sinceri, sentiti, scroscianti – del popolo blaugrana che stasera esce sì sconfitto ma orgoglioso di essere rappresentato da un gruppo di uomini veri.

VIRTUS ARECHI SALERNO – PALLACANESTRO PALESTRINA 81-82 [OVERTIME] (17-26 ; 11-13 ; 18-11 ; 29-25 ; 6-7)

VIRTUS ARECHI SALERNO: Diomede 22, Maggio 7, Sanna 0, Duranti 12, Tortù 12, Antonaci ne, Romano ne, Czumbel 3, Corvo ne, Festinese ne, Visnjic 17, Villa 8. Coach: Menduto

PALLACANESTRO PALESTRINA: Ochoa 8, Carrizo 14, Rizzitiello 22, Rischia 11, G. Rossi 11, F. Rossi ne, Banchi ne, Cecconi 0, Beretta 8, Fiorucci 0, Morici 8, Mattei ne. Coach: Ponticiello.

Autore dell'articolo: Redazione