MENO UNO AL DERBY, MA POI BISOGNERA’ PENSARE AL FUTURO

Nello scorso campionato il derby tra Salernitana ed Avellino fu la prima all’Arechi, questa volta sarà l’ultima. Diverso l’ordine cronologico, diverso il peso che la gara sulla classifica delle due squadre, non cambiano, però, le motivazioni delle due tifoserie: entrambe sognano la vittoria, entrambe hanno chiesto ai rispettivi calciatori di dare tutto nei novanta minuti dell’Arechi. La Salernitana non ha assilli di classifica ed ha pure abbandonato il sogno di raggiungere i playoff. L’Avellino, invece, deve fare risultato per allontanare lo spettro dei playout, anche se la società irpina confida nella restituzione dei tre punti di penalizzazione che le sono stati inflitti in primo grado per la vicenda legata al calcioscommesse in cui è coinvolto l’ex calciatore biancoverde, Izzo. In attesa dell’appello, però, i lupi devono fare punti ed all’Arechi ne servirà almeno uno per chiudere il discorso salvezza, tenuto conto che all’ultima giornata ospiteranno il Latina. La classifica, però, nei derby è un indice relativo perchè in campo conta altro. Le motivazioni che accompagnano e caratterizzano queste partite vanno oltre il semplice dato numerico. Lo dimostra anche il fatto che i tifosi salernitani abbiano già acquistato diverse migliaia di tagliandi e questo nonostante la gara non conti per la classifica degli uomini di Bollini e nonostante sia stata indetta la giornata granata, circostanza che imporrà anche agli abbonati di passare per il botteghino. Molti lo hanno già fatto perchè al derby non si può mancare a prescindere, ma anche perchè si vuol mandare un segnale alla proprietà: Salerno è pronta a fare la sua parte, questo il senso, ma chiede programmazione tempestiva e ad ampio raggio. Tutto, però, nella stanza dei bottoni ruota intorno alla questione della presidenza della Lega B che si intreccia con quella della multiproprietà e che starebbe inducendo i due patron a riflessioni approfondite circa la loro permanenza a Salerno. Una cosa è chiara: Lotito e Mezzaroma sanno che la piazza ambisce al salto di qualità e sanno bene che al momento pensare in grande non sia possibile, almeno per via dei vigenti regolamenti. Ora c’è il derby, partita da vivere a fondo, ma poi sarà futuro e la Salernitana dovrà farsi trovare pronta su tutta la linea.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto