L’Arechi, il Cesena, gli ex di turno e quella voglia matta di sognare. Di nuovo. Dopo la partita col Novara, la Salernitana pareva destinata a vivere nel limbo, poi è bastata la vittoria di Vicenza per cambiare tutto. La classifica è migliorata, il distacco dalla zona playout è aumentato mentre è diminuito quello dalla zona playoff e nell’aria s’è tornata a respirare quell’elettricità che da tempo mancava. La Salernitana s’è messa nella scia delle squadre che lottano per un posto al sole ed oggi, anche se il meteo promette i capricci, vuole e può squarciare le nuvole che ne hanno accompagnato il cammino finora. Pochi sorrisi, qualche delusione e quella sgradevole sensazione – quasi consapevolezza – di doversi accontentare di vivacchiare nella pancia del gruppo: il gol di Busellato al Menti e la parata salva risultato di Gomis quasi allo scadere potrebbero, però, essere i classici segnali di una svolta ancora possibile. La Salernitana è uscita dalla trasferta veneta rafforzata nel morale e nella classifica perchè vincere fuori casa non è mai facile e farlo anche quando ci sono assenze pesanti non è cosa da poco. Quella plasmata da Bollini negli ultimi due mesi e mezzo è una squadra più solida e convinta, che è cresciuta ed ha imparato dai propri errori e che ha saputo risollevarsi dopo le sconfitte con Carpi ed Avellino che avrebbero potuto essere macigni impossibili da rimuovere. Dieci punti nelle successive cinque gare, tre partite su quattro senza gol al passivo nel girone di ritorno in cui sono arrivati sette punti: i numeri della Salernitana non sono da record ma rimarcano un’inversione di tendenza, un avvenuto cambio di registro che, nonostante un mercato senza acuti, può aprire scenari diversi. Ed infatti la tifoseria granata ha compreso l’importanza del momento e promette presenza e sostegno alla squadra per la gara odierna. Col Cesena ci sono tre punti pesantissimi in palio: la vittoria darebbe alla Salernitana la possibilità di allungare su chi insegue e di provare ad accorciare ancora su chi la precede. L’Arechi è pronto ad indossare la maglia numero dodici per scendere in campo al fianco di Coda e compagni, chiamati a dare ulteriore dimostrazione di una crescita e di una maturazione su tutta la linea di cui si colgono da tempo tracce, segnali, indizi. Oggi è l’occasione per svoltare e per ricominciare a sognare. Salerno non chiede altro. Basta vincere perché tutto diventi possibile e più facile. L’Arechi è pronto, si spera pure la Salernitana.
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