Battere il Cosenza domenica sera è il passo necessario ed anche tutto quello che la Salernitana possa fare in questo momento per uscire dall’angolo. Cacciatasi in una sorta di tunnel profondo, la squadra granata ha ancora una via di fuga a disposizione. Vincere contro il Cosenza non darà ai granata la certezza di essere salvi già domenica sera e questo perchè il Foggia giocherà lunedì sera contro il Perugia e, soprattutto, aspetta l’esito del ricorso sulla penalizzazione subita ad inizio stagione. Il club dauno confida in uno sconto di uno o due punti, cosa che, se avvenisse, potrebbe riscrive3re la classifica proprio in extremis. La Salernitana sarebbe comunque salva in caso di sconfitta del Foggia contro il Perugia, ma ogni calcolo ed ogni ipotesi passa in secondo piano dinanzi a quella che è l’unica certezza: domenica alla Salernitana servirà solo la vittoria. Il Cosenza è ormai salvo ed ha compiuto una vera impresa ed all’Arechi non avrà le motivazioni che animeranno, invece, gli uomini di Gregucci. D’accordo la rivalità tra le tifoserie, ma in campo dovranno prevalere le esigenze di classifica e, dunque, la Salernitana dovrà, per una volta, farsi rispettare in casa propria dove ha dilapidato punti in quantità e subito diverse mortificazioni, l’ultima in ordine di tempo contro il Carpi. Sono giorni di passione per Gregucci e la squadra. Dall’esterno si ha quasi l’impressione che il tecnico ed il gruppo siano stati lasciati soli dalla società. La proprietà non si è vista e domenica è annunciata la presenza di Mezzarona allo stadio, mentre il diesse Fabiani non ha ritenuto opportuno scortare Gregucci nel confronto con i tifosi dopo la partita né in conferenza stampa, preferendo parlare a quattr’occhi col tecnico una volta rientrati a Salerno. I soli quattro punti conquistati da marzo in avanti sono la dimostrazione di un calo vertiginoso nel rendimento di una squadra che ha come mollato dal punto di vista mentale, non si sa se perchè sicura di aver raggiunto in anticipo la salvezza o per la delusione di non essere riuscita ad agganciare il treno playoff. In entrambi i casi, si tratterebbe di un atteggiamento sbagliato. Basti pensare che da marzo in poi la Cremonese ha cambiato passo ed è tornato in corsa per i playoff. La colpa di ciò è ascrivibile alla società che avrebbe dovuto capire per tempo i rischi che si correvano ed avrebbe dovuto far comprendere alla squadra che di motivi per dare sempre il massimo ce n’erano. Ed invece anche dal vertice non è arrivato alcun segnale, anzi nel momento in cui Lotito ha dichiarato che la squadra era salva e che nel prossimo torneo si sarebbe puntato alla promozione è arrivato quasi un segnale di smobilitazione, da ultimi giorni di scuola quando si pensa alle vacanze e si comincia a pensare al futuro. Sbagliato, sbagliatissimo, specie perchè la serie B è un campionato tremendo, che non perdona e gli esempi non mancano, anche in tempi recenti. Si sono spenti i motori e si è navigato quasi per inerzia ed ora, invece, sarà necessario ripartire dal punto di vista psicologico. Battere il Cosenza e tenere alta la concentrazione anche per la gara col Pescara: alla squadra si chiedono 180′ di fuoco per evitare il peggio. Gregucci dovrà decidere la formazione da schierare per domenica, ben sapendo che bisognerà avere innanzitutto un atteggiamento diverso rispetto alle ultime uscite. Rosina e Calaiò scaldano i motori, mentre in difesa bisognerà sostituire lo squalificato Pucino. A sinistra tornerà Lopez ed in mediana si spera nel recupero di Di Tacchio.
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