A SALERNO LA TARI PIU’ ALTA D’EUROPA! L’IRA DI FORZA ITALIA –

Salernitani stretti tra due fuochi. Da una parte c’è la pressione tributaria che, come dimostrano alcuni studi fatti a proposito della TAR, risultano tra i più alti d’italia, nello specifico addirittura d’Europa, dall’altra c’è un importante rafforzamento degli uffici preposti al controllo sia preventivo che successivo. Insomma, si cpunta afare cassa, attraverso la riscossione dei tributi, ci mancherebbe esercizio civile e democratico, che però quando gli importi dovuti cominciano a diventare iper esosi creano, come è naturale che sia, un disagio sociale. Tasse altissime e dovute. Manna per l’opposizione che sulla questione tributi cavalca da sempre l’onda della contestazione. I consiglieri di Forza Italia Celano e Russomando, ad esempio, puntano la loro attenzione in modo particolare sulla TARI, volgarmente etichettata come tassa dei rifiuti, la cui riscossione serve a sostenere tutto il ciclo della raccolta. Ebbene secondo Forza Italia, i Salernitani sono costretti a pagare la tassa sui rifiuti più alta d’Europa non ricevendo in cambio una qualità nei servizi erogati in quanto a fronte di una vessatoria pressione tributaria – scrivono – i servizi offerti sono, a dir poco, vergognosi. Secondo Celano e Russomando anche un cittadino non vedente può rendersi conto dell’incapacità del governo cittadino di assicurare perfino condizioni igienico sanitarie decenti. Più volte, i consiglieri comunali d’opposizione, hanno segnalato anche agli organi di controllo, le anomalie nella redazione del Piano Economico Finanziario per la quantificazione della TARI che comprende costi sovrastimati o che non attengono strettamente al ciclo integrato mentre i soldi incamerati dalle tasse siano utilizzati per coprire “buchi altri” di bilancio. Sovente la delegazione di Forza Italia ha evidenziato l’anomalia per cui, a fronte di milioni di euro che si incamerano dalla lotta all’evasione che dovrebbero indubitabilmente accrescere la base imponibile consentendo risparmi per tutti, nessun vantaggio si rileva per i contribuenti onesti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa