Un semplice parcheggio in prossimità dell’abitazione di un conoscente si è trasformato in un momento di terrore per una settantenne, minacciata con una pistola da un uomo che, fingendo di chiedere un’informazione, le ha strappato la borsa per poi fuggire da una traversa laterale.
È accaduto ieri sera intorno alle 18,00 in via Giulio Tesauro, nella zona orientale della città. La donna, appena scesa dall’auto, è stata avvicinata da un giovane che sembrava voler chiedere indicazioni. In pochi attimi, però, la finta conversazione si è trasformata in una rapina: l’uomo ha estratto una pistola , non è ancora chiaro se vera o giocattolo, e ha costretto la vittima a consegnare la borsa.
Sconvolta ma senza lesioni fisiche, la donna urlando ha richiamato l’attenzione di alcuni residenti che hanno immediatamente allertato il 112. Sul posto sono intervenuti una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri e un’ambulanza della Croce Bianca. I sanitari hanno accompagnato la settantenne all’ospedale “Ruggi d’Aragona” per accertamenti, dove è stata riscontrata in forte stato di shock.
Secondo la prima ricostruzione fornita ai militari dell’arma, il rapinatore , descritto come giovane e a volto scoperto, si è allontanato a piedi, facendo perdere le proprie tracce nelle vie limitrofe. Non si esclude la presenza di un complice in zona, poco distante dal rione Zevi, pronto ad agevolarne la fuga.
La borsa sottratta alla signora conteneva non solo documenti, denaro contante, effetti personali ma anche alcuni oggetti in oro. Nonostante le ricerche effettuate nelle strade adiacenti dai Carabinieri del nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Salerno nell’immediatezza dell’intervento al momento neanche la borsa con i documenti è stata recuperata. La rapina è stata messa a segno mentre era in corso la partita della Salernitana, con le strade completamente deserte
L’episodio ha creato forte allarme tra i residenti del quartiere nella zona tra Pastena e Torrione, anche perché si inserisce in una lunga scia di furti messi a segno con tecniche simili: avvicinare il conducente con una banale richiesta per poi sfilare la borsa o altri beni. Questa volta, però, l’escalation della violenza, con l’utilizzo di un’arma, ha destato maggiore preoccupazione.
In più occasioni, infatti, i militari dell’arma agli ordini del maggiore Antonio Corvino, sono già intervenuti riuscendo a individuare dei sospetti, con esiti che hanno portato anche all’arresto di alcune persone ma, su disposizione della magistratura, senza il successivo trasferimento in carcere: i provvedimenti sono culminati in denunce a piede libero.

