Prima in classifica da sola, la Salernitana ha subito l’occasione di rifarsi. Fallito l’esame Brescia, dove ha incassato la seconda sconfitta della stagione dopo quella di Ferrara, domani la formazione granata sfiderà un’altra squadra retrocessa dalla massima serie A al termine della scorsa stagione. Il Lecce di Corini è reduce dal pari interno col Frosinone ed ha tre punti in meno dei granata. Sarà una partita tra squadre che hanno diverse filosofie calcistiche e, sulla carta, anche una diversa consistenza tecnica. Il Lecce va in gol con grande facilità, ma ha problemi in difesa che gli acciacchi di Lucioni e Dermaku potrebbero acuire. I salentini amano il fraseggio e la costruzione dal basso ed hanno elementi di grande qualità come Falco e Mancosu in grado di rifornire adeguatamente le punte. La Salernitana potrebbe trovarsi con la coperta corta a centrocampo. La squalifica di capitan Di Tacchio e la limitata autonomia di Schiavone, assente a Brescia, mettono Castori dinanzi ad un dubbio di natura tattica: tornare al 4-4-2 e rischiare di finire nella rete dei palleggiatori di Corini, che potrebbero far male specialmente tra le linee con il trequartista, oppure confermare il 3-5-2 per fare densità in mezzo al campo con l’aggiunta di Anderson. Certa la presenza di Lopez a sinistra a prescindere dal modulo, mentre in difesa potrebbe toccare nuovamente a Mantovani. In attacco Tutino e Djuric stanno facendo gli straordinari. Da Giannetti e Gondo, impiegati sempre per spezzoni molto brevi, Castori aspetta qualche segnale. Chissà se uno dei due potrà avere già domani una chance.
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