SALERNITANA: ALL’ARECHI C’E’ IL COSENZA

La primavera è alle porte, ma la coda d’inverno potrebbe essere il momento più importante. All’orizzonte c’è un altro cambio di stagione, ma quella che sta finendo propone ancora occasioni preziose e mette in palio punti pesantissimi. Tre partite in otto giorni, Cosenza, Cittadella e Brescia, i prossimi tre ostacoli sul cammino della squadra di Castori che a Cremona ha conquistato tre punti d’oro ma che deve tornare a fare la voce grossa anche in casa. All’Arechi l’ultima vittoria risale alla sfida col Pescara, poi tre pareggi e tanti rimpianti in altrettante sfide. La classifica corta consente di lasciarseli alle spalle, perchè le prossime undici gare offrono l’occasione per piazzare l’allungo decisivo. Dall’Empoli in giù nessuno si senta escluso. La volata per la serie A e per i playoff è aperta ad almeno una decina di squadre. Da una parte, sfruttare al meglio una settimana da nove punti in palio aiuterebbe a blindare l’accesso alla post season, dall’altra potrebbe aprire scenari ancor più interessanti anche in ottica promozione diretta. Castori non fa calcoli, ma sa che fare tanti punti ora sarebbe il viatico migliore per arrivare alla fase calda della stagione con buone possibilità di successo. La B è già piuttosto elettrica, con tante società che si ritengono danneggiate e reclamano più considerazione da parte degli arbitri, figurarsi cosa sarà tra un mese quando ci saranno scontri diretti ed incroci pericolosi che potrebbero portare con sé verdetti pressoché definitivi. Chi può, dunque, cominci fin d’ora a mettere da parte punti preziosi. Del resto, meglio non rimandare ciò che si può fare oggi. Castori vive nel presente, per questo non fa calcoli, ma sa che l’unica ricetta è fare punti. La gara di oggi col Cosenza richiederà pazienza e maturità nell’approccio e nella gestione. Contro un avversario a caccia di punti salvezza, bisognerà essere preparati ad una partita fisica, tosta, spigolosa, in cui sarà importante non perdere la bussola. Da qui alla fine sarà questo l’imperativo categorico.