Sarà tutto deciso o è ancora tutto da decidere? Il dubbio che angustia i tifosi granata è questo e non da oggi. La promozione in serie A è avvenuta il dieci maggio scorso ed il 25 giugno la Salernitana dovrà presentarsi alla Figc con un assetto societario che fughi i dubbi e sia in linea con quanto previsto dalle Noif. In queste ore si registra anche la notizia di un interessamento di un imprenditore laziale che, negli ultimi anni, si è accostato a più società senza mai arrivare a dama e che sarebbe d’accordo con un fondo australiano. Lo riferisce il giornalista Mediaset, Paolo Bargiggia, mentre nei giorni scorsi Franco Ordine ed Antonio Corbo avevano parlato apertamente di trattativa saltata con Della Valle, avvalorando le indiscrezioni dei mesi scorsi che volevano gli imprenditori marchigiani vicini alla Salernitana, ma, al tempo stesso, chiudendo la porta dinanzi all’eventuale prospettiva di una fumata bianca. Se la moglie di Claudio Lotito aveva dato l’addio a Salerno ed alla Salernitana, evidentemente c’è da pensare che i due copatron non fossero così convinti di lasciare o che, pur dinanzi ad offerte ricevute, non abbiano ritenuto di cedere. Ora due sono le ipotesi: o s’è aperta una breccia nell’interpretazione delle Noif, ragion per cui Mezzaroma potrebbe restare, sebbene socio di minoranza resti espressione piuttosto indefinita e vaga in un contesto di società per azioni, oppure c’è la volontà di tirare sul prezzo alla luce del salto di categoria. Al di là di ipotesi, pareri più o meno illustri di questo o quel legale, sembra che a nessuno interessi davvero parlare in maniera chiara. Non lo hanno fatto i patron, lo ha fatto solo in parte la Figc che si è occupata ufficialmente della posizione di Lotito, dimenticandosi del cognato che è socio della Salernitana non da ieri e neanche da oggi. Insomma, chi ci rimette in questa fase è solo la passione del tifoso che rischia di essere compressa, mortificata, di subire quasi la insolita condizione di una sorta di congelamento in attesa degli eventi. Come se le si chiedesse di attendere gli sviluppi, magari di restare in attesa fino al 25 giugno, prima di poter essere nuovamente scongelata. Non dovrebbe essere così. Non si dovrebbe essere arrivati a fine maggio ancora senza un orizzonte terso, chiaro, riconoscibile. Come sempre, quando si tratta della Salernitana, la tradizione si conferma a colpi di rebus, misteri, forzature o comunque interpretazioni spinte delle regole. I patron sembrano tranquilli e sereni. I tifosi aspettano, distraendosi, intanto, con qualche suggestione di mercato. La speranza è che chi di dovere scopra presto le carte senza più giocare con la passione della gente. 23 anni di attesa non meritano misteri e sotterfugi, ma rispetto e chiarezza. Non solo delle regole.
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