In campo lunedì sera conoscendo già il nome del prossimo avversario: Salernitana e Reggina si sfideranno all’Arechi sapendo che ad attendere la vincitrice del confronto diretto sarà il Genoa che ieri ha superato a fatica ed in rimonta il Perugia con il risultato di 3 a 2. Il cammino in Coppa non turba e non agita più di tanto i sogni di Fabrizio Castori che sicuramente vuol fare bella figura e sa che partire con una vittoria varrebbe tanto per il morale del suo gruppo. Di certo, la prima in un Arechi riaperto al pubblico non potrà essere steccata, anche se sugli spalti – tribuna e curva i due settori aperti – non è atteso il pienone. Non è tanto la concomitanza con il ponte di Ferragosto a frenare la corsa al biglietto. Certo, in parte hanno un ruolo le difficoltà legate alla procedura on line e l’introduzione dell’obbligatorietà del green pass. Ma c’è dell’altro. Gli ultras resteranno fuori in disaccordo con le norme che limitano di molto la possibilità di fare il tifo e di recente hanno anche preso posizione forte nei confronti delle vicende attuali e dei protagonisti delle stesse. Molta parte della tifoseria, quella silenziosa, è ancora scettica per la questione societaria che non è stata risolta e sulla quale è calato un silenzio che non si sa se sia preludio a qualcosa di importante o meno. Delusi dalla mancanza di chiarezza, molti tifosi non sentono il richiamo della foresta. Sì, certo la maglia ha sempre il suo fascino, ma qual è il prezzo da pagare pur di sostenerla? Per molti il mancato rivoluzionamento dei quadri dirigenziali, il varo del trust che ha complicato di molto il mercato, la solita mancanza di chiarezza di chi continua a muovere i fili sono argomenti sufficienti per allontanarsi dallo stadio anche all’alba della stagione della parziale riapertura. C’è anche chi ha fiducia circa l’evoluzione in senso positivo della telenovela societaria, c’è chi si entusiasma per qualche innesto in rosa e pensa sia giusto tornare allo stadio, attratto anche dall’idea di vivere da dentro l’esperienza della serie A. Posizioni tutte legittime che non potranno, forse, trovare una sintesi fino a quando la Salernitana non avrà trovato una nuova proprietà in grado di garantire un taglio netto col recente passato che, per certi versi, è ancora attualissimo presente.
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