Dopo sette giornate la Salernitana riassapora la gioia della vittoria, ma non può gustarla fino in fondo. Il retrogusto è amaro perchè Alessandro Bernardini lascia il campo in barella: scontro di gioco con Terracciano proprio nell’ultima azione e due costole fratturate. Davvero una maledizione quella che ha colpito i centrali granata. L’ex Livorno era al debutto da titolare ed ha offerto una prova di grande sostanza, dimostrando di essere un elemento di assoluto valore. L’infortunio lo costringerà a stare fermo per diverse settimane e rallenterà quel processo di crescita sul piano atletico che era cominciato nei giorni scorsi. L’infortunio di Bernardini è la nota stonata di un pomeriggio cominciato con l’omaggio sentito e doveroso ai caduti delle stragi di Parigi. L’Arechi rende omaggio alle vittime ed il minuto di silenzio osservato è da brividi. Poi la partita. Torrente schiera Bovo e non Sciaudone nel trio di centrocampo con l’intento di avere più dinamismo e maggiore capacità di recuperare palla a ridosso della trequarti ospite. In difesa Bernardini e Rossi figurano tra i titolari. Primo tempo con poche emozioni, ma grande intensità. Il Novara fa capire perchè ha inanellato sei risultati utili di fila. Squadra solida, tosta, organizzata, quella di Baroni che concede poco ed è sempre pronta a ripartire con Gonzalez che parte da lontano nel 4-2-3-1 disegnato dall’ex trainer del Pescara. Nella ripresa Torrente presenta Troianiello al posto di Milinkovic ed è il preludio al cambio di spartito tattico che si concretizza quando Donnarumma rileva Moro. 4-4-2 a spiccata vocazione offensiva in cui Odjer assume il totale controllo delle operazioni a centrocampo. Il ghanese è il promotore del gol decisivo. Prima sradica palla dai piedi di un avversario, poi pennella un crosso al bacio per Donnarumma che indirizza di testa sotto la traversa e fa esplodere l’Arechi. Il vantaggio granata premia il coraggio di Torrente ed impone al Novara le dovute contromosse. Baroni butta nella mischia pure Galabinov e Torrente risponde con Lanzaro al posto di Coda ed il passaggio alla difesa a 5. L’attaccante bulgaro mette i brividi a Terracciano con un colpo di testa che termina fuori da buonissima posizione. Nell’assalto finale degli ospiti ancora Galabinov è protagonista: corta respinta di Terracciano su un tiro da fuori, l’attaccante ex Avellino ci arriva prima di tutti e conclude di potenza verso la porta, trovando la manona del portiere granata. Il recupero è sofferenza pura per la Salernitana che al triplice fischio può esultare per una vittoria che fa morale e classifica. L’Arechi ruggisce, mentre Bernardini urla di dolore. Sono le due facce di una domenica che porta in dote tre punti, ma anche l’ennesimo infortunio.
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