Sono giorni caldissimi sul fronte societario per la Salernitana. I trustee proseguono le valutazioni del caso in merito alle offerte presentate e tengono aperto il canale di comunicazione e confronto con la Figc che, una volta scelto l’acquirente, dovrà poi procedere ad ulteriori controlli prima di dare il definitivo via libera. Inoltre, l’assegnazione del club precederà l’approvazione del bilancio, anche se i soggetti interessati hanno avuto accesso ai documenti ed ai conti della società. E, tra i conti, ci sono pure quelli relativi alle spese sostenute in sede di mercato la scorsa estate quando si è operato nel rispetto di certi paletti. I due affari più corposi dal punto di vista economico afferiscono alle trattative per Simy e Mamadou Coulibaly. L’attaccante nigeriano è stato valutato sei milioni di euro, pagabili in più anni. La Salernitana lo ha rilevato in prestito dal Crotone e chi subentrerà alla guida del club granata nelle prossime settimane saprà sicuramente che il riscatto potrà essere esercitato a rate. Stesso discorso per Mamadou Coulibaly, la cui valutazione complessiva sfiora i due milioni di euro. In pratica, la Salernitana si è impegnata, al verificarsi di determinate condizioni, a riscattare nelle future sessioni di mercato questi due calciatori. A gennaio, però, per nessuno dei due scatterà l’obbligo immediato del riscatto. Dunque, chi subentrerà avrà margini piuttosto ampi di manovra per poter rafforzare la squadra che ha bisogno, come la classifica dimostra, di essere migliorata, completata e rinforzata. Tra l’altro, nulla vieta che Simy, per fare un esempio, possa, con il benestare del Crotone, essere trasferito ad un altro club. Ciò che conta ed interessa è che a gennaio i due calciatori non rappresenteranno un aggravio di spesa nell’immediato per la nuova proprietà. Si spera che chi opererà sul mercato, chiunque esso sia, possa incidere di più e meglio rispetto a quanto fatto in estate per poter tenere vive le speranze di salvezza della Salernitana che, da un lato, spera di chiudere l’anno con qualche risultato positivo (anche se Inter ed Udinese sembrano avere idee diverse), dall’altro si aggrappa alla prospettiva del cambio societario per poter avere quella iniezione di qualità ed esperienza dal mercato di gennaio che appaiono indispensabili per sperare ancora nella salvezza che, classifica alla mano, resta ancora possibile. Ecco perché è lecito sperare che questa settimana porti notizie certe e definitive sul fronte cessione. Le offerte sono al vaglio dei trustee che mercoledì tireranno le somme e, si spera, possano celermente informare una città che da troppo tempo vive sospesa tra le mortificazioni del campo e l’attesa di una svolta societaria.
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