SALERNITANA: UNA SCONFITTA E TANTI DUBBI

La Salernitana arrivava al derby col Napoli in grande emergenza, tanto che in panchina c’erano tanti giovani della Primavera, compreso il neo acquisto Iervolino junior, nipote del presidente granata. Danilo Iervolino era in tribuna accanto ad Aurelio De Laurentiis, che, forse, lo avrà rassicurato anche sulle dinamiche e gli iter dei ricorsi quando di mezzo ci sono le Asl. E chissà che i due presidenti non abbiano pure abbozzato qualche trattativa di mercato, complice la presenza autorevole di Walter Sabatini. Il neo diesse granata non alza la voce, ma si fa ascoltare e, soprattutto, esprime concetti chiari. Dopo la partita, ha salutato in diretta tv Spalletti, ma ha anche espresso forti dubbi sui due calci di rigore concessi al Napoli chiedendo se fosse stata ripristinata la cosiddetta regola della piazzetta. Tre corner, un rigore. Per la verità, all’arbitro Pairetto è bastato anche molto meno ma appellarsi alle decisioni del direttore di gara non fa bene alla mentalità di un gruppo che sarà stravolto dal mercato per tentare l’impresa salvezza. Sabatini non voleva certo accampare alibi, ma le sue parole avevano il fine di richiedere attenzione, rispetto, considerazione ed anche uniformità nell’applicazione di regole e protocolli var. Su quello covid, invece, ci sarebbe da discutere a lungo perché la falla nel regolamento nuovo di zecca è evidente quanto imbarazzante: come si faccia a non considerare nel novero degli indisponibili per covid anche coloro i quali si siano appena negativizzati è un vero e proprio trionfo della ipocrisia e della incompetenza. Non solo la Salernitana, ma tante altre società si sono ritrovate ad affrontare gare di campionato dovendo ributtare nella mischia uomini, perché prima di tutto ci si dovrebbe ricordare che tali sono e dunque si decide della salute delle persone e non di robot, reduci da giorni di malattia, senza allenamenti nelle gambe. Ed altri sono rimasti giustamente a casa perché non avevano ancora superato le visite mediche necessarie per ottenere nuovamente l’idoneità. La partita è andata come doveva andare, perché il Napoli era ed è più forte. Tanto palleggio nei pressi dell’area di rigore di una Salernitana partita con Vergano largo a destra per infoltire la mediana e trafitta da Juan Jesus su un’azione susseguente a calcio piazzato. Con il cambio di modulo deciso da Colantuono, i granata avevano più possibilità di rendersi pericolosi e l’azione che portava al pareggio di Bonazzoli era da applausi. Non l’uscita palla al piede di Veseli che prestava il fianco alla scorribanda di Elmas, che precipitava in area granata. Rigore ed ammonizione per Pairetto, senza ausilio del Var. Il protocollo resta un mistero. La ripresa si apriva con il gol di Rrhamani che chiudeva di fatto la gara. Poi, un altro rigore che resta controverso nelle interpretazioni dei moviolisti delle tv nazionali. Veseli subiva un altro giallo e lasciava la squadra in dieci. Colantuono faceva debuttare il giovane Russo e rispolverava Simy. Finiva 4-1, ora testa ai ricorsi ed al mercato. Ed anche alla questione allenatore. Colantuono appare in bilico. C’è Castori sotto contratto, ma ci sarebbero anche soluzioni un po’ più visionarie: da Pirlo a Liverani, senza trascurare Ranieri che potrebbe chiudere a breve la sua esperienza al Watford. Dal cilindro del mago Walter potrebbe spuntare una sorpresa.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto