Quattro vittorie e due pareggi (ottenuti contro Roma e Lazio): è questo lo score dell’Udinese nelle ultime sei partite giocate in casa. La Dacia, lo stadio porta il nome di uno sponsor come è ormai consolidata abitudine ovunque, è stata davvero una…“Arena” per la squadra bianconera che ha travolto Cagliari ed Empoli di recente e che ha perso solo contro il Napoli, in trasferta, negli ultimi due mesi di campionato. Un cammino sicuro e convincente, quello della squadra di Gabriele Cioffi, che si è salvata con merito e con grande anticipo, tirandosi fuori con carattere da una situazione stagnante di classifica in cui rischiava di rimanere intrappolata. La reazione è stata da grande squadra ed in fondo di grandi calciatori l’Udinese non è affatto povera. Gli eredi di Zico e Marcio Amoroso sono meno nobili e famosi, ma non meno motivati. All’appello mancherà il centravanti brasiliano Beto, così come l’esterno argentino Molina, uno che si è preso la maglia da titolare della sua nazionale dove lo ha preceduto Roberto Pereyra, ex della Juventus, anch’egli assente oggi. A guidare l’attacco ci sarà l’ex milanista Deuloefeu, rinato al Watford ed esploso ad Udine. Un esempio virtuoso di multiproprietà internazionale, si potrebbe affermare. Per fortuna, a Salerno una cosa del genere non ha più cittadinanza da mesi e proprio all’epoca in cui la gara di Udine era calendarizzata il famigerato trust si avvicinava alla fatidica scadenza. Basterebbe ricordare le trepidazioni di quei giorni per essere più ottimisti a proposito del futuro. C’è un futuro prossimo che passa indubbiamente da quanto accadrà questo pomeriggio alla Dacia Arena dove i granata di Nicola, ex di turno con salvezza annessa, proveranno a trasformarsi ancora in gladiatori come all’Olimpico di Roma e come a Marassi contro la Sampdoria. In riva al Mar Ligure è arrivata la vittoria chiamata scintilla, l’obiettivo a lungo inseguito da Nicola e dalla società ed anche dalla tifoseria: oggi saranno 900 in Friuli i cuori granata colmi di speranza e passione. Ed ora si attende di vedere quale sarà l’effetto di quel successo arrivato alla vigilia di Pasqua. Si spera che la Salernitana sfrutti l’onda lunga della prova e del risultato di Marassi per mettere in cascina altri punti in vista di un finale di stagione in cui tutto potrebbe accadere. Nicola non avrà Mazzocchi e Djuric. Sepe è convocato, ma non era segnalato al top. Ribery sarà chiamato ad affiancare Bonazzoli. Per il resto poco o nulla di nuovo, dubbio portiere a parte. E si spera che il risultato possa essere un’altra scintilla.
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