Otto giorni ancora di riposo in attesa di un dicembre intenso. Dal primo giorno dell’ultimo mese dell’anno la Salernitana riavvierà i motori per farsi trovare pronta alla ripresa del campionato. Sarà un vero e proprio ritiro: trentacinque giorni di lavoro per preparare la prima gara ufficiale del nuovo anno, in programma il 4 gennaio 2023 all’Arechi contro il Milan. Un mese abbondante di lavoro prima di una full immersion con 23 gare in calendario in cinque mesi. Da quando si tornerà in campo, sarà una lunga volata considerando che ci saranno quattro giornate del girone di andata e tutte le diciannove gare del girone di ritorno da disputare. Dopo due settimane di relax, dunque, dal primo dicembre si tornerà a lavorare intensamente. Il programma prevede una settimana di allenamenti al Mary Rosy, dove da ottobre si sta lavorando per sistemare uno dei campi su cui solitamente la squadra granata si allena, poi tutti in ritiro. Si andrà in Turchia, nella zona di Antalya, precisamente a Belek e lì, sfruttando le temperature miti che attirano turisti e squadre di calcio tutto l’anno, saranno disputate anche due gare amichevoli. Il 10 ed il 15 i granata di Nicola saranno di scena contro Fenerbahce ed Alanyaspor. Dopo sette giorni di ritiro all’estero, la truppa farà rientro a Salerno. In programma altre amichevoli per entrare sempre più nel clima agonistico ed anche per provare vecchie e nuove soluzioni di gioco, ma non solo. Ci sono calciatori reduci da infortuni, come Gyomber e Fazio, altri che hanno giocato finora pochissimo, Sambia su tutti, che sfrutteranno questo periodo di nuovo rodaggio per ritrovare la forma migliore. Pasquale Mazzocchi, invece, dovrà mordere il freno. Il terzino granata sta già lavorando a testa bassa per superare il problema al ginocchio, ma ci vorranno tempi tecnici ben precisi. Il mese di dicembre sarà anche l’occasione per fare ulteriori ed ancora più approfondite analisi sulla rosa, sui calciatori che potranno fare al caso per la seconda parte di stagione, su quelli che potranno far parte del progetto anche in futuro e su quelli che sono ormai a fine corsa- Insomma, lavoro sul campo per dare spunti ed indicazioni anche a chi opera fuori dal campo. Per farlo al meglio, però, perché ci sia unità di intenti e sintesi tra campo e scrivania, ci vorrà anche il giusto dialogo ed il giusto equilibrio tra le varie componenti di un club che, dopo il disastro di Reggio Emilia, ha visto emergere la netta insoddisfazione del direttore sportivo per il lavoro del tecnico e che, dopo il brutto ko di Monza, ha sentito il bisogno di emettere un comunicato per ribadire fiducia e convinzione nel progetto, blindando ma non troppo la posizione dell’allenatore che sa bene come l’inizio del 2023 potrà essere un momento decisivo. Tra assenze e voci di mercato, la Salernitana dovrà farsi trovare il più possibile pronta.
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