Paulo Sousa sa quanto la sosta sarebbe servita a lui ed al suo staff per lavorare sotto tutti i punti di vista con la rosa al completo. Ben dodici, però, sono i calciatori in giro per il mondo con le rispettive nazionali, compresi Crnigoj, che ha chiarito di essere pienamente recuperato, e Daniliuc, convocato in extremis dall’Austria. Per lui prima chiamata nella nazionale maggiore e grande soddisfazione manifestata anche sui social. In nazionale anche Ochoa, Bronn, Dia, Lovato, Pirola, Piatek, Lassana Coulibaly, Kastanos, Botheim e Gyomber. Per il prossimo giro punta a tornare in nazionale Mazzocchi e chissà se ci sarà spazio anche per Bohinen con la Norvegia, mentre Troost-Ekong, superato l’infortunio, tornerà sicuramente a difendere i colori della Nigeria. Insomma, sono tantissimi i calciatori granata impegnati in ambito internazionale e ciò significa che per tutti loro sarà l’occasione di aggiungere altra esperienza nel proprio bagaglio che per alcuni di essi è già alquanto pesante. Il discorso vale per Ochoa, ma non solo. Sousa aspetterà tutti i suoi nazionali ed intanto lavorerà con chi è rimasto a casa. Fazio e Troost-Ekong vogliono recuperare il terreno perduto e farsi trovare pronti alla ripresa del campionato. L’argentino è già tornato in campo. Il nigeriano ha letteralmente bruciato le tappe dopo l’infortunio di Verona e metterà a disposizione del gruppo la sua esperienza nel rush finale di primavera. Sousa ed il suo staff sono pronti a tornare al lavoro ed hanno stilato un programma specifico per far sì che la squadra possa crescere ulteriormente sotto l’aspetto fisico, ma compiere anche ulteriori progressi sul piano dell’approccio e dello sviluppo del gioco. Il tecnico portoghese è convinto che la Salernitana abbia attaccanti molto bravi e, dunque, il prossimo obiettivo è quello di aumentare quantità e qualità del possesso palla per mettere Dia e soci nelle condizioni di essere ancora più incisivi. I progressi in tal senso saranno importanti, ma anche dopo la gara col Bologna Sousa ha fatto professione di sano realismo: prima i punti per la salvezza e poi tutto il resto. Il trainer lusitano vuole blindare la categoria per poi programmare il futuro insieme al club.
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