SALERNO CITTA’ TURISTICA? MANCA ANCORA UN PEZZO

Sarà per l’atteso concerto de Il Volo, sarà per le Luci, sarà perchè si porta ed è diventata una moda, fatto sta che, ancora una volta il Capodanno a Salerno fa registrare il sold out, il tutto esaurito. Non c’è praticamente più posto negli alberghi e nei tanti bed & breakfast cittadini ed anche nei comuni limitrofi gli operatori si fregano le mani avendo sfruttato in tutto e per tutto l’onda lunga dell’effetto Salerno. Ed allora cosa dire? Cosa raccontare? Per chi ha memoria si può ben dire che quello che stiamo vivendo è un piccolo miracolo. Fino a pochi anni fa si faceva a gara per lasciare Salerno in occasione del San Silvestro anche per spostarsi di pochi chilometri. Ora si fa il percorso inverso. In tanti provano a raggiungere Salerno per trascorrere in città l’ultimo dell’anno. E’ una differenza sostanziale che dà la misura di quella che è, ormai, sotto gli occhi di tutti: la trasformazione culturale del comune capoluogo. Ovvio che non sia tutto oro quello che luccica, che esistono ancora molti problemi irrisolti, che c’è ancora molta strada da fare per portare compimento il processo di trasformazione della città, da pseudo-industriale così come era stata catalogata negli anni ’70, a turistica come immaginato nell’ultimo ventennio, ma è questo il percorso, forse l’unico, da percorrere per poter lasciare in dote alle generazioni future qualcosa di concreto. Serve, però, l’ultimo sforzo, serve che tutti i progetti infrastrutturali ed economici giungano a compimento. L’errore più grave sarebbe, appunto, quello di lasciare un’incompiuta, una cosa a metà, né carne, né pesce. Salerno non sarà mai una città turistica a tutto tondo fino a quando non avrà risolto in maniera definitiva il problema dell’inquinamento del mare, della piena praticabilità delle sue spiagge, di un reale funzionamento dei servizi. Folle immaginare, infatti, una meta turistica per un solo mese l’anno, quello delle “Luci d’Artista” con annesso concertone in piazza. Ed è questa la sfida più grande che l’amministrazione che verrà sarà chiamata ad affrontare e risolvere: l’economia di una città di mare non può prescindere dal turismo balneare e sotto quest’aspetto Salerno sconta ancora un evidente ritardo.

Autore dell'articolo: Marcello Festa