Domani saranno cento panchine in massima serie per Filippo Inzaghi che ha cominciato la sua esperienza in panchina col Milan. E alla guida dei rossoneri il tecnico piacentino colse la prima delle ventidue vittorie in massima serie contro il Napoli. Domani Inzaghi proverà a fare bis, ospitando il Napoli campione d’Italia, che domani potrebbe schierarsi col 4-2-3-1 abbandonando il classico 4-3-3. Si vedrà. Inazghi non dovrebbe più di tanto farsi condizionare dalle scelte di Garcia, che alla Roma ebbe come estremo difensore titolare quel Morgan De Sanctis che sembra sempre più in bilico. Il direttore sportivo abruzzese è diventato anche un comodo capro espiatorio e la mancata difesa della società rispetto alle critiche che gli sono state mosse è un segnale. Del resto, anche all’interno del club c’è malumore per la posizione di classifica che per gran parte viene imputata agli atteggiamenti di Paulo Sousa ed alle scelte di De Sanctis. Resterebbe da capire perché certi comportamenti e certe scelte siano stati avallati allora e bisognerebbe anche ricordarsi che il mercato è stato influenzato dal preciso diktat della proprietà che ha imposto la linea dell’auto- sostenibilità. E, dunque, senza cessioni eccellenti, non sono arrivati quei calciatori come Sohm, Dovbylk e Hjelde che erano stati a lungo inseguiti e considerati i giusti rinforzi per far fronte ai mancati riscatti di Troost- Ekong, Vilhena e Piatek. La proprietà sta parlando con Inzaghi anche in vista di gennaio ed il messaggio lanciato in settimana dall’ ad Milan è chiaro. Parlare ai tifosi dicendo che è arrivato il tempo di capire chi è con e chi contro lascia pochi dubbi. A gennaio potrebbero esserci cessioni eccellenti anche per consentire delle entrate. Domani c’è il derby ed Inzaghi vorrà giocarselo con sagacia tattica, ma anche quel pizzico di coraggio che potrebbe essere annunciato da scelte di formazione che vadano in tal senso. Tchaouna titolare, ad esempio, e la rinuncia ad uno tra Cabral e Candreva potrebbe essere un segnale. In mediana conferma per Maggiore da mezzala. Lassana Coulibaly dovrà garantire equilibrio. Per le geometrie ci sarà Bohinen. In difesa Fazio tornerà dal primo minuto. Un terzino più bloccato, magari Daniliuc, potrebbe essere una soluzione. La Salernitana viaggia alla media di due gol subiti a partita e contro il Napoli dovrà assolutamente invertire la tendenza, altrimenti sarebbe difficile pensare di fare risultato.
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