È polemica a Salerno dopo il decreto del Ministero dell’Interno che vieta le trasferte ai tifosi della Salernitana per i prossimi quattro mesi. Il provvedimento arriva dopo i disordini avvenuti allo stadio Arechi durante la gara di ritorno dei playout contro la Sampdoria, quando alcuni tifosi hanno lanciato oggetti e sediolini, causando la sospensione della partita, ma secondo molti si tratta di una punizione collettiva e ingiusta.
Una decisione dura, netta, e che non lascia spazio ad appelli: dal 1° agosto al 1° dicembre, i tifosi della Salernitana non potranno seguire la squadra in trasferta, qualunque sia il girone in cui verranno inseriti i granata dopo la retrocessione in Serie C.
Una frangia isolata del tifo organizzato, già identificata, secondo le istituzioni locali, non può rappresentare l’intera tifoseria. “È una misura sproporzionata. I tifosi della Salernitana hanno sempre dimostrato passione, correttezza e solidarietà. Non si può colpire un’intera comunità per colpa di pochi. Lo ha dichiarato Pino Bicchielli, vicecapogruppo alla Camera di Noi Moderati e componente del Club Salernitana in Parlamento che ha aggiunto “La retrocessione in Serie C, la seconda in soli due anni, impone un serio momento di riflessione. La città di Salerno e i suoi tifosi perbene meritano rispetto”.
“In tre anni tra Serie A e B i nostri tifosi non hanno mai causato incidenti. La squalifica del campo può avere un senso, il divieto di trasferta no. È un’ingiustizia.” E’ il commento di ANTONIO CAMMAROTA (Presidente Commissione Trasparenza Comune di Salerno) che ha invitato il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ad impugnare il provvedimento”.
Un provvedimento ingiusto e punitivo verso una tifoseria esemplare. Così Roberto Celano – Capogruppo Forza Italia Comune di Salerno che ha sollecitato il Sindaco e la Società ad impuganre questo provvedimento facendosi portavoce delle istanze della città, tutelando l’onore di una tifoseria che ha sempre rappresentato con orgoglio e dignità Salerno in tutta Italia.
Anche La curva granata si mobilita. Il CCSC, Centro Coordinamento Salernitana Club, ha chiesto gli atti ufficiali e annuncia battaglia legale. Lo staff legale con gli avvocati Oreste Agosto, Massimo Falci e Carlo Balbiani sta valutando un ricorso per difendere il diritto dei tifosi alla partecipazione sportiva.
Una tifoseria che, in tutta Italia, ha dimostrato di essere calorosa ma corretta. Presenze fino a 4.000 unità, senza mai creare allarmi per la sicurezza pubblica. Secondo alcuni osservatori, la misura potrebbe influenzare anche la composizione dei gironi, con l’ipotesi di un inserimento nel girone C anziché nel girone B, come richiesto dal questore di Salerno.
Una situazione incandescente, dunque, su cui si attendono sviluppi legali e politici. Intanto, l’esordio in campionato si avvicina e il calendario sarà reso noto il 28 luglio.

