SALERNITANA: FIDUCIA E MERCATO –

Nel primo giorno di prelazione per i vecchi abbonati la Salernitana ha incassato la fiducia di circa 800 sostenitori, numero in queste ore destinato a crescere. Se si considera che gli abbonamenti sottoscritti per lo scorso campionato di B furono oltre 4500, si può dire che circa un quarto dei tifosi ha già rinnovato il suo atto di fede. Ed è tale la sottoscrizione dell’abbonamento per tanti motivi. C’entra il cuore, c’entra la passione, ma in qualche caso incide anche quel misto di speranza e convinzione che le cose possano solo migliorare dopo due anni disastrosi. Lecito sperarlo, ma ora servono anche azioni decise e concrete da parte del club. Al momento, se fossero messi sotto contratto anche il giovane portiere Cevers e il centrocampista Cirillo, Raffaele avrebbe diciotto calciatori su cui contare includendo nel novero anche Iervolino tra coloro i quali sono anello di congiunzione col passato. Ora, dunque, la società è davanti ad un bivio e, magari, clima di relax del Ferragosto aiuterà i vertici come la parte tecnico- sportiva a valutare meglio la situazione: si vuole affrontare il campionato con l’obiettivo dichiarato di vincere o si vuole partecipare e vedere man mano che le giornate saranno passate dove si possa arrivare? Nel primo caso, allora alla Salernitana non resta che inserire in rosa senza indugiare oltre quei 7-8 calciatori utili per completare numericamente e migliorare anche qualitativamente la rosa. Nel secondo, si può continuare ad attendere che maturino i tempi per le cessioni di quei calciatori che hanno ingaggi fuori portata, per poi inserire in extremis i tasselli che oggi mancano al mosaico affidato a Raffaele. Golemic, Volpe, Caturano potrebbero essere innesti utili. Tascone aspetta da un mese le decisioni del club granata ed anche il Cerignola ha perso la pazienza. Si spera che da qui a domenica qualcosa possa cambiare. Domani e sabato la squadra rifinirà la preparazione in vista del match di Coppa col Sorrento per il quale potrebbe recuperare anche Matino.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto