Lunedì 25 agosto, segnerà anche per il mondo della politica italiana la fine delle vacanze estive che animate da inciuci e indiscrezioni dovrà invece ora mettersi da parte pe dare spazi realmente in moto per le elezioni regionali. I leader del centrodestra hanno già in agenda un incontro per la prossima settimana che ha in agenda la risoluzione dei nodi candidature in Campania, Puglia e Veneto, in un gioco di equilibri tra Forza Italia, fratelli d’Italia e noi moderati che ancora non è riuscito a trovare un equilibrio. Anzi. Ieri ancora un battibecco a distanza tra Fulvio Martusciello alla guida di Forza Italia che ha ribadito che chi vincerà dovrà restare in consiglio regionale come a voler scoraggiare eventuali candidature di facciata che in caso di sconfitta si dimetterebbero da consiglieri. Sbagliato per il coordinatore regionale della lega Gianpiero Zinzi parlare di sconfitte come se la conquista della presidenza della regione Campania fosse già persa. Per quanto riguarda i nomi, restano gli stessi. Per Fratelli d’Italia, l’attuale viceministro Edmondo Cirielli, dato per preferito nei sondaggi dagli elettori campani del centro destra, anche se si fa fatica a credere che possa lasciare un incarico così prestigioso per rischiare in una sfida che non è del tutto scontata. Noi Moderati ha, invece, proposto l’ex ministro del governo Berlusconi Mara Carfagna, che ha esplicitato la sua disponibilità chiarendo che la priorità è voltare pagina; dopo l’era De Luca, c’è la possibilità concreta di aprire una nuova stagione. Tra i civici proposti invece alla coalizione di centro destra, il nome più convincente e credibile resta quello dell’attuale commissario delle zes Giosy Romano. Nel centro sinistra invece una data c’è già per sciogliere il nudo candidatura almeno in Campania ed è quella in cui si celebrerà il congresso tra il 20 e il 30 settembre. Passa infatti per questa tappa l’ok definitivo del governatore uscente Vincenzo De luca alla candidatura di Roberto Fico: è noto ormai che il presidente ha chiesto in vertice a Roma con la segretaria del partito democratico Elly Schlein e leader del movimento cinque stelle Giuseppe Conte, che alla guida del partito democratico ci sia Piero il primogenito, oltre alla possibilità di presentare due liste civiche e in caso di vittoria, anche la presenza di assessori in giunta . Ma sul primo punto la guida del partito al primogenito Piero si sarebbe ribellata una parte del partito democratico in modo particolare quella che fa riferimento a Sandro Ruotolo, pronto a schierarsi e a candidarsi contro.

