Si chiude un ciclo partito tra emozioni e risultati anche esaltanti e finito con un doppio salto all’indietro. Daniele Faggiano ha fatto quello che gli aveva chiesto la società, ossia dare un taglio al passato ed azzerare tutto. Con la partenza di Tongya verso la Turchia, operazione a titolo definitivo, non ci sono più reduci in squadra della scorsa stagione mentre con le partenze di Daniliuc, Legowski e Maggiore si è tagliato il cordone ombelicale anche con i reduci delle stagioni in massima serie. Nell’ultimo giorno di operazioni per giocatori sotto contratto sono stati ufficializzati gli arrivi di Ettore Quirini, terzino destro proveniente dal Milan Futuro, che ha firmato un triennale, ma c’è stato anche il lieto fine per Mattia Tascone, che ha firmato un biennale con opzione e che da un mese aspettava l’ok per lasciare il Cerignola e raggiungere in granata Raffaele. In difesa Faggiano ha puntato su Paolo Frascatore, esperto mancino in uscita dall’Avellino, che ha firmato un biennale e, pur avendo per gran parte della carriera ricoperto il ruolo di terzino sinistro, col passare degli anni si è cimentato anche da centrale. In extremis, poi, il ds granata ha portato a casa anche un altro attaccante. Saltata la trattativa col Pineto per Bruzzaniti, ieri sera a segno contro il Guidonia, Faggiano è tornato forte su Andrea Ferraris, autore di 12 gol lo scorso con cui ha contribuito alla promozione in B del Pescara da cui arriva in prestito con obbligo di riscatto condizionato. Non sarà tesserato, invece, il centrocampista Cirillo che pure aveva ben impressionato in ritiro. C’è ancora un posto in lista e Faggiano vorrebbe occuparlo con uno svincolato, di ruolo centrocampista con propensione offensiva. A Parma qualche anno fa Faggiano portò dal Pescara Josè Machin, classe ’96, ex Monza, Frosinone e Cartagena. Potrebbe essere il guineano di passaporto spagnolo l’ultimo innesto di un mercato che ha letteralmente cambiato il volto della Salernitana. Il campo dirà se sarà un volto sorridente e vincente.

