San Matteo non è solo una tradizione da custodire, ma un invito a rinnovare la nostra identità di popolo alla sequela di Cristo. San Matteo ci invita a lasciarci sorprendere dalla voce di Gesù nella nostra vita quotidiana. Le sfide che ci si pongono innanzi restano impegnative: il lavoro per i giovani, il sostegno concreto alle famiglie, la solitudine degli anziani e l’essere testimoni di speranza in un tempo segnato da guerre e violenze. Con queste parole , incluse nella lettera cn la quale il vescovo di Salerno, monsignor Andrea Bellandi ha dato avvio al nuovo anno pastorale, rinnova l’invito a un San Matteo più di fede e spirituale, al di fuori delle immancabili polemiche che precedono l’organizzazione dei festeggiamenti. La curia presenterà ufficialmente il suo programma martedì 9 settembre, ma mancherebbero ancora allo stato i fondi per garantire i fuochi d’artificio. Probabile che, come accaduto negli anni passati sia la camera di commercio ad offrire il contributo economico per garantire i fuochi che tradizionalmente chiudono il 21 settembre. Sembra anche chiarito il percorso della processione che dovrà bypassare il cantiere per i lavori sul corso. Prima dell’accesso sul Lungomare (che si troverà immediatamente di fronte al corteo) ci si immetterà sull’inizio di via Roma per poi virare prima di arrivare all’ingresso della sede storica della Camera di Commercio, trovandosi direttamente sulla piazza dove insiste il piccolo chiosco (prima di piazza Cavour) dove solitamente approda anche la statua della Madonna che viene dal Mare, la prima domenica di agosto. Dopo la sosta con la preghiera di fedeli, portatori e cittadini e attori principali della festa, si farà marcia indietro per proseguire su via Roma, passare davanti a palazzo Sant’Agostino e arrivare davanti a palazzo di città per il consueto ingresso nell’atrio comunale.

