DG VERDOLIVA, UNA CLESSIDRA ED UN CASCO PER LA SFIDA DEL RUGGI –

Non ha lasciato inevaso l’appello di Giovanna, la mamma di Cristina Pagliarulo che ieri ha conquistato la scena nella giornata di insediamento del nuovo direttore generale del Ruggi, Ciro Verdoliva, portando all’attenzione anche del presidente della regione Campania la sua richiesta di avere risposte dopo la morte (avvenuta in circostanze ancora al vaglio di un’inchiesta della procura di Salerno) della figlia quarantunenne. Come promesso, ieri, subito dopo l’esplosione di rabbia della donna, il nuovo direttore generale del Ruggi di Salerno ha avviato un’indagine per saperne di più e poi incontrare la famiglia, ma quello sul caso Pagliarulo non è l’unico punto interrogativo sul quale il nuovo Dg vuole avere delle risposte chiare. Oggi, in un nuovo incontro con la stampa, ha parlato anche di un’analisi su una convenzione con centri trasfusionali che sarebbero debitori di un milione di euro nei confronti dell’azienda sanitaria. Nel suo confronto con gli organi di informazione ai quali ha assicurato un appuntamento al mese di confronto e nel quale ha garantito massima trasparenza da parte dell’azienda che punta anche a raggiungere una maggiore integrazione con l’università, Verdoliva ha mostrato quelli che saranno i due simboli del suo percorso all’interno del Ruggi : una clessidra che costruisce con la polvere di ferro lo scorrere del tempo che non deve mai essere fine a se stesso ed un casco per mettere in primo piano la sicurezza dell’azienda. Tra le priorità, anche risolvere le criticità del pronto soccorso.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro