La Salernitana onora San Matteo e cala il pokerissimo nella non facile trasferta di Giugliano. La gara contro la squadra allenata dall’ex Cudini non era cominciata bene per i granata, colpiti quasi a freddo dal destro secco del bomber di casa Nepi, già cinque reti in stagione per lui, dopo una palla persa a centrocampo da Capomaggio. Raffaele aveva presentato al fischio di inizio una formazione riveduta e corretta con Villa a destra ed Anastasio a sinistra per lasciare ai lati di Golemic i più veloci Cabianca e Frascatore. Quirini da mezzala per la seconda volta di fila sa tanto di indizio circa il fatto che per la corsia destra la ricerca di un titolare sia ancora aperta. A centrocampo spazio anche per De Boer molto pulito nella gestione del pallone e funzionale alla ricerca del controllo del gioco. Dopo la rete subita, la Salernitana ha giocato senza disunirsi sfiorando il pari con Inglese e trovandolo con Ferraris ben imbeccato da Capomaggio. La squadra granata ha più volte sfiorato il raddoppio nella prima parte della ripresa approcciata subito con due novità. Ubani e Tascone per Quirini ed Anastasio hanno permesso a Villa di tornare a sinistra così da trovare ancora più varchi nella difesa di casa. Buone occasioni per Cabianca, poi uscito per un problema fisico, Inglese e Ferraris ma poi è salito in cattedra Donnarumma, monumentale nel volare alla sua destra per deviare il tiro di Prado. Una parata decisiva e propedeutica al vantaggio segnato poco dopo da Ferrari che la squadra ha poi difeso fino alla fine. Ora nel mirino c’è la gara di mercoledì alle 18.30 all’Arechi contro il Cerignola.

