“LA PROTESTA NON SI ARRESTA. E NON SI MANGANELLA”, LA REPLICA DEL GLOBAL MOVEMENT TO GAZA

Ieri l’Italia intera è scesa in piazza per bloccare tutto come promesso: per Gaza, per la Palestina e per la Global Sumud Flotilla sequestrata illegalmente in acque internazionali.

Anche Salerno ha aderito con oltre 4.000 manifestati. Erano soprattutto studenti e studentesse, ma anche lavoratori e lavoratrici, e tantissime famiglie con bambini. Tutti hanno chiesto di fermare il genocidio a Gaza.

Prima c’è stato un lungo corteo con presidio al porto per bloccare il traffico di armi da e verso Israele. E poi un altro corteo che dal porto ha attraversato la città diretto alla stazione dove le proteste sono proseguite fino al pomeriggio.

Al porto i manifestanti sono stati aggrediti dalla polizia con manganellate e lacrimogeni che hanno ferito anche minorenni.

“Il porto era l’obiettivo principale della protesta – precisano gli organizzatori – abbiamo già segnalato infatti il transito periodico di armi all’interno di quel porto, e chiesto incontri, momenti di confronto con le autorità competenti senza nessun esito ad oggi. Quindi volevamo entrare, come hanno fatto in molti altri porti, per dichiarare il nostro dissenso all’economia del genocidio. Quando siamo arrivati al cordone di polizia posizionato all’ingresso abbiamo iniziato una trattativa pacifica per ottenere l’accesso.

Ma sono partiti manganelli e scudi antisommossa su studenti e studentesse, alcuni dei quali erano minorenni. Poi sono stati lanciati lacrimogeni ad altezza viso, che, francamente è un uso sconsiderato di uno strumento estremamente pericoloso. Una persona infatti ha riportato ustioni sulla mano. A quel punto la nostra preoccupazione è stata subito di proteggere le persone più fragili e abbiamo fatto allontanare tutti i bambini e chiunque si sentisse in pericolo. Nel frattempo era stata arrestata una ragazza che poi è stata rilasciata dopo ore.

E oggi leggiamo sulla stampa che addirittura avremmo aggredito noi la polizia con il lancio di sanpietrini, cosa assolutamente falsa e che ci indigna. Il nostro è un movimento non violento e piuttosto tutto questo ci sembra il solito pretesto per delegittimare una enorme protesta che ha visto oltre 2 milioni di donne e uomini italiani scesi in piazza e che oggi a Roma ne vedrà molti altri. Basta con questi giochetti, il nostro movimento chiede rispetto e dignità per quella umanità schiacciata dalla violenza, innanzitutto a Gaza ma anche qua a casa nostra.

La protesta non si arresta e non si manganella, come non andava arrestata la Flotilla, per questo ora tocca a noi, che siamo l’equipaggio di terra. Finché il nostro governo continuerà ad appoggiare Israele e i suoi crimini, noi continueremo a bloccare tutto.”

Autore dell'articolo: Barbara Albero