SI TORNA A SPARARE A PASTENA, PROIETTILE NELLA VETRINA. INDAGA LA SQUADRA MOBILE –

La saracinesca dell’autonoleggio Gf Rentdi via Ricci a Pastena è rimasta abbassata stamattina, a distanza di poche ore dopo che qualcuno, a bordo di un veicolo in corsa, ha esploso un colpo di pistola contro la vetrata dell’attività.  Nessun ferito, ma tanta paura: il rumore dello sparo, avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 18:30, è stato avvertito chiaramente dai residenti del quartiere Pastena, facendo giungere sul posto le volanti della Polizia,  gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica.

Un colpo secco alla vetrina, il proiettile finito nel muro di fronte esploso ad altezza uomo, che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime.

Ancora una volta un atto criminale mirato all’attività di autonoleggio della zona orientale dopo la granata lasciata all’ingresso lo scorso la mattina del giorno di San Matteo, il  21 settembre, GF Rent, bersagliata ieri sera da un proiettile esploso da un veicolo in corsa.

Sul posto sono nuovamente intervenute le volanti della Questura di Salerno e, poco dopo, la Polizia Scientifica che ha effettuato i rilievi per confrontarli con quelli già raccolti a settembre. L’intera zona è stata passata al setaccio anche grazie alle immagini di videosorveglianza acquisite durante la notte dagli investigatori della Squadra Mobile, impegnati a ricostruire movimenti e dinamiche che hanno restituito una serie di elementi che hanno portato gli agenti della mobile ad effettuare anche alcune perquisizioni.

Le indagini coordinate dal vice questore Elvio Barbati, si muovono ora su due piste: quella del racket estorsivo e quella legata al giro di droga. La vicinanza dei due episodi – prima la granata, poi il colpo di pistola– sembra indirizzare gli inquirenti verso un’azione intimidatoria nei confronti dell’imprenditore che gestisce l’attività.  L’uomo, secondo quanto trapelato, non avrebbe presentato denunce per minacce ricevute, ma questa mattina, di fronte alle telecamere, è apparso infastidito dalla presenza dei cronisti sul posto.

Autore dell'articolo: Barbara Albero