LA SALERNITANA SI FERMA A CATANIA –

La Salernitana incappa a Catania nel secondo stop stagionale, il primo in trasferta. Contro una diretta concorrente i granata di Raffaele hanno provato a dettare i tempi, controllando il pallone ed impostando una gara di manovra più che di attesa. Del resto, la soluzione con Ferraris alle spalle delle due punte costringe quasi Raffaele ad assecondare la sua vocazione di offensivista. La gara di ieri ha dato modo alla Salernitana di toccare con mano la solidità difensiva del Catania, mai trafitto in casa e capace di chiudere otto delle dieci partite fin qui disputate senza gol al passivo. E questo è un aspetto importante perché chi vince i campionati parte dalle fondamenta e quindi da una fase difensiva efficace. Dini è stato poco impegnato, anche se il primo squillo è stato di marca granata con Ferraris, ed il Catania ha atteso l’episodio giusto presentatosi anche per una errata uscita in palleggio degli ospiti che hanno protestato per la punizione concessa dall’arbitro in seguito al contatto Tascone- Di Tacchio. Cicerelli da oltre trenta metri ha fatto capire perché Toscano avesse fatto di tutto per recuperarlo, centrando il bersaglio grosso con una prodezza balistica che ha in parte sorpreso anche Donnarumma. Nella ripresa l’ingresso di Achik avrebbe potuto dare una spinta in più, ma la Salernitana non ha nemmeno fatto in tempo a ridisporsi sul terreno di gioco che gli etnei hanno raddoppiato con Forte, liberato al tiro da un intervento non pulito di Golemic. In classifica la Salernitana è stata raggiunta in vetta dal Benevento ed ha un solo punto di vantaggio sul Catania. Visto che dalle sconfitte si può e si deve sempre imparare, a Raffaele ed alla società tocca trarre le conclusioni. C’è abbondanza in attacco, meno in mediana e la difesa continua a subire gol. Ora occorre trovare gli equilibri giusti in campo, ma a gennaio sarà fondamentale muoversi con tempestività per affrontare la seconda parte di stagione in cui si deciderà la lotta per il primo posto.