Donare gli organi di una persona che non c’è più significa in qualche maniera far continuare a vivere quel donatore. Ne è convinta Imma, che non smetterà mai di ringraziare i due donatori che le hanno consentito di non perdere la vista grazie a due interventi realizzati in momenti diversi della sua vita. Un occhio alla volta, un donatore alla volta, le è stata salvata la vista dopo la diagnosi di cheracotono, una malattia degenerativa che può portare progressivamente anche alla cecità. Oggi Imma vuole raccontare la sua storia, soprattutto per far capire quanto sia importante la donazione degli organi. Era il 1990 quando ha ricevuto la diagnosi e ha deciso di mettersi in lista d’attesa per ricevere la donazione di una cornea. Poi nel 2023 l’altra. Una storia di generosità da parte delle famiglie dei defunti che hanno concesso l’utilizzo degli organi, ma anche di fede e di un voto fatto a Santa Lucia in cambio della vista. Imma ha promesso che se avesse avuto una figlia femmina l’avrebbe chiamata Lucia e così è stato.

