Con la voglia di provarci fino all’ultimo, con grinta e capacità di saper soffrire, la Salernitana ha portato via da Altamura tre punti pesantissimi. La società granata ha reso omaggio in avvio a Tonino D’Angelo, ex centrocampista della Salernitana scomparso prematuramente. Lo stadio a lui intitolato era gremito in ogni ordine di posto. Tantissimi i supporters giunti da Salerno e grande spettacolo offerto da tutte e due le tifoserie sugli spalti in un pomeriggio di sole ma con un vento abbastanza fastidioso. Raffaele ha sorpreso ancora con la mossa Di Vico titolare con Tascone e Capomaggio e Liguori da ala a tutta fascia a destra. Anche Mangia ha cambiato rispetto alle ultime uscite, alzando Lepore sulla corsia sinistra ed impiegando da punta esterna Grande. Il gol del vantaggio locale con Rosafio è stato propiziato da un cattivo rientro in difesa dei granata, fattisi trovare scoperti sugli sviluppi di una punizione in zona d’attacco che doveva essere sfruttata diversamente. Il vantaggio lampo ha messo le ali all’Altamura e costretto la Salernitana a risalire la corrente. Capomaggio, Inglese e Di Vico hanno sfiorato il pari, mentre Curcio ha avuto la chance del raddoppio. Primo tempo con molto agonismo e pochi spunti tecnici apprezzabili. Raffaele ha capito che bisognava cambiare registro ed è passato al 4-4-2 che ha avuto una fisionomia più marcata e definita dopo gli ingressi di Ferrari ed Achik. Pur lasciando qualche spazio a centrocampo ed esponendo Coppolaro al rischio di essere puntato e saltato dal diretto avversario, il tecnico granata ha avuto ciò che voleva. Ritmo più alto, maggiore presenza nella trequarti avversaria e più pericoli per la porta dell’Altamura. Dopo il pari dal dischetto di Liguori, i padroni di casa hanno protestato per l’annullamento del gol di Simone per fuorigioco ed hanno anche chiesto un rigore. La Salernitana ha preso campo nel finale, creando i presupposti per il vantaggio che poi è arrivato ancora su rigore. Ferrari è stato lesto ad anticipare di testa un avversario che l’ha colpito alla testa. Dal dischetto Golemic ha scelto la soluzione di potenza incrociando alla destra del portiere pugliese. Grande esultanza di tutta la squadra, panchina compresa, sotto il settore dei tifosi granata, poi dopo dodici minuti di recupero è arrivato il fischio finale che ha sancito il nuovo sorpasso in vetta alla classifica. Ora la Salernitana è di nuovo prima. Raffaele e la squadra stanno spingendo forte, ma stanno anche stringendo i denti. Ieri De Boer e Villa erano in panca ma per precauzione non sono stati impiegati. La difesa con Matino sul centro-sinistra aveva prevedibili limiti nell’impostazione, mentre a centrocampo Di Vico aveva una responsabilità non da poco ed era al debutto da titolare. La vittoria è ancor più preziosa, dunque, ma è un dato di fatto che a gennaio la società, presente ieri con l’ad Pagano, dovrà sostenere il ds Faggiano per dargli la possibilità di operare sul mercato.

