CAMPANIA, PER SALERNO DIECI ANNI FIRMATI VINCENZO DE LUCA –

Comunque andrà a finire, oggi si chiude una stagione lunga dieci anni che ha messo la firma di Vincenzo De Luca alla storia della Regione Campania e della provincia di Salerno. Chi l’ha vissuta non potrà mai dimenticare l’alba di quel maggio 2015 quando, dopo L’emozionante discorso in piazza Plebiscito, fu necessario aspettare la luce del giorno per essere certi che dopo la sconfitta del 2010 questa volta Vincenzo De Luca era riuscito a battere Stefano Caldoro e conquistare la Campania. Nel 2016 la sua prima grande rivoluzione, nel settore, quello dei trasporti che rappresenta uno dei capitoli più importanti delle attività realizzate in questi dieci anni. Autobus gratis agli studenti di tutta la regione in base al reddito. Ma nel settore dei trasporti la vera vittoria è certamente, ripensando alle ricadute salernitane, la riapertura ai voli dell’aeroporto di Pontecagnano Costa d’Amalfi e del Cilento con tutto il piano infrastrutturale connesso . La sanità è stato l’altro capitolo investito da una rivoluzione deluchiana. Il Governatore lascia la regione Campania fuori dal commissariamento dopo l’ultima importante battaglia vinta in consiglio di Stato che ha dato ragione a De Luca rispetto al piano di rientro. A Salerno, regala anche il nuovo Ruggi un bando da più di 400 milioni che porterà alla nascita del nuovo ospedale senza dimenticare che anche per il Da Procida di via Valerio Laspro è in corso il restyling che lo farà diventare polo regionale per la riabilitazione. Ripensando alla storia di questi ultimi 10 anni e a ruolo ha avuto nel territorio della città di Salerno dall’ex sindaco e presidente della regione una tappa fondamentale resta il 2O settembre del 2021, quando De Luca in lacrime ha inaugurato Piazza della Libertà. Come per l’area sotto al Crescent, avviata da sindaco, anche per il ripascimento della costa, incontrando i cittadini, De Luca ha detto: “ in quest’opera c’è il sangue, la carne e la vita di Vincenzo De Luca”. Tra i momenti salienti di questi 10 anni anche la battaglia contro il COVID. Per De Luca alle soglie della rielezione per il secondo mandato l’occasione di una ribalta nazionale,( anche grazie alle imitazioni di Crozza grazie ai metodi da sceriffo che con con regole anche più dure di quelle imposte dal governo nazionale, gli hanno consentito di vincere facile nel 2020 con poco meno del 70% di preferenze. I successivi quattro anni hanno visto De Luca in campo per iniziative di natura nazionale più volte. La manifestazione contro la guerra in Ucraina , la battaglia sui fondi di coesione che costò un epiteto poco carino nei confronti della premier Meloni ma anche quella per la soppressione del numero chiuso alla facoltà di Medicina. Tra i momenti più bui invece certamente la famosa battuta sulle fritture e Franco Alfieri che segnerà la il declino dell’ex sindaco di Capaccio, considerato un fedelissimo del presidente, fino all’arresto nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti pilotati. Ma concentrata sull’attività dell’amministrazione comunale e delle cooperative sociali, un duro colpo al presidente della regione dalla magistratura è arrivato anche con le accuse nei confronti di Nino Savastano, consigliere regionale che divideva secondo le intercettazioni dell’inchiesta della procura di Salerno, i voti con Franco Picarone. Comunque andrà a finire, Salerno dovrà comunque dire grazie a De Luca che ha consentito alla Provincia considerata la Cenerentola della Campania non avendo mai avuto un De Mita che aveva premiato la provincia di Avellino o un Mastella che aveva dato spazio in risalto a Benevento, una provincia che per quantità di abitanti è un quartiere di Napoli e che per dieci anni invece ha partecipato concretamente allo spartizione dei fondi per sviluppo della Campania. Chiudendo con una ciliegina sulla torta. Il restyling dello stadio Arechi, dove non a caso Vincenzo de Luca ha tenuto l’ultimo incontro da presidente della regione Campania.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro