Da ieri Gianluca Petrachi è di nuovo il direttore sportivo del Torino. Tornato alla corte di Urbano Cairo dopo sei anni e mezzo, il ds leccese ha acceso il dibattito anche in casa Salernitana per via delle recenti dichiarazioni rilasciate al podcast “Doppio passo”, in cui ha ricordato come lo scorso anno, a fronte di 50 milioni prodotti in uscita tra cessioni ed ingaggi risparmiati, avesse disposto di un budget di 1.2 milioni di euro per allestire la squadra a Salerno. Petrachi ha anche rivelato di essere arrivato alla Salernitana per volontà di Brera Holdings che poi non entrò nel club granata nonostante le tante voci, specificando anche di non essersi dimesso non per i soldi ma per non dare all’esterno l’idea che fosse lui il problema. Petrachi ha anche sottolineato la passione dei tifosi granata che si tramanda di padre in figlio e di essere rimasto colpito dal vedere tante famiglie allo stadio. In serata, poi, è arrivata la risposta della Salernitana affidata alle parole di Umberto Pagano. L’ad granata ha evidenziato come l’unico elemento di convergenza con le parole di Petrachi fosse quello relativo al pubblico salernitano: “L’unica cosa davvero certa in tutte queste dichiarazioni è che il tifo della Salernitana è semplicemente fantastico. Ora restiamo concentrati sulla partita di sabato: insieme possiamo fare la differenza”. Pagano ha parlato di creatività aritmetica in relazione alle cifre riferite da Petrachi per le cessioni e per il mercato in entrata ed ha anche ricordato che l’allora ds granata avrebbe anche potuto dimettersi. Un botta e risposta che riapre ancora la ferita di una stagione scellerata, ma la Salernitana ha bisogno di guardare avanti e di costruire davvero qualcosa senza veleni, senza fiele, ma con concretezza. Nella scorsa stagione sono stati commessi troppi errori, ci si augura che la lezione sia servita.

