All’indomani della sconfitta in gara 3 di semifinale contro Cassano Magnago, abbiamo intervistato Salvo Cardaci, tecnico della Jomi Salerno per un commento sulla gara di sabato scorso alla Palumbo e per provare a tracciare un primo bilancio sulla stagione sportiva 2015-2016. “Sulla gara di sabato preferirei non parlare soprattutto dopo aver rivisto le immagini della partita decisiva per la conquista della finale scudetto. C’era tantissima gente e appassionati presenti sulle tribune e ognuno si sarà fatto la propria idea. Al di là del risultato e di qualsiasi giudizio di natura tecnica, vorrei evidenziare invece l’applauso lungo e caloroso che i tifosi hanno tributato alle ragazze al fischio finale che sinceramente mi ha commosso”. Allora ci dia un giudizio sulla stagione della sua squadra e su questa sua esperienza sportiva a Salerno. “L’esperienza a Salerno è stata sicuramente positiva. E’ una piazza importante, con una società organizzata come poche altre in Italia e con uno staff tecnico e medico veramente all’avanguardia. Dal punto di vista dei risultati, invece, l’obiettivo minimo stagionale era quello di centrare uno dei primi quattro posti, essere arrivati secondi sia nella fase regolare, sia nella Poule play-off, lasciava presagire l’approdo alla finale scudetto che la mia formazione ha dimostrato di meritare per tutta la stagione”. Gli infortuni gravi patiti in Coppa Italia di Napoletano, Belotti e della serba Jokanovic hanno condizionato il rendimento del gruppo? “Certamente sì – evidenzia coach Cardaci – avrei voluto vedere le altre squadre di vertice scendere in campo senza tre titolarissime su sei. Nonostante le pesanti defezioni, comunque, abbiamo trovato lo stesso una quadratura tattica che ci ha permesso di vincere tante partite (tra tornei, campionato e Coppa Italia ben 27 su 36), di non sfigurare contro lo strafavorito Conversano, battuto nella stagione regolare, e con Cassano sia in casa, sia al pala Tacca espugnato due volte su tre quest’anno. Ma è fin troppo evidente che le assenze ci hanno penalizzato parecchio”. Cosa vuol dire alle sue ragazze e alla società? “Un ringraziamento particolare lo vorrei riservare a tutta la dirigenza molto attenta e competente e naturalmente ai miei collaboratori Adele De Santis, Mimmo Testa, Franco Saracino, al dottor Salvatore Telese e al fisioterapista Gabriele Caliendo per la professionalità dimostrata in questi mesi di lavoro. Le ragazze, invece, avrò modo di rivederle e ringraziarle per l’impegno e la disponibilità mostrata nei prossimi giorni, visto che non finiremo gli allenamenti che proseguiremo fino al rompete le righe della pausa estiva”. Per concludere come vede la finale scudetto? Si sente di fare un pronostico? “Credo che Conversano vincerà lo scudetto se non altro perché ha anche il vantaggio di giocare l’eventuale gara tre in casa davanti al pubblico amico. Per quanto mi riguarda, infine, posso solo sperare che si possa assistere ad una bella e avvincente sfida e auguro un sincero in bocca al lupo ad entrambe le compagini”.
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