E’ un dejavù, un film già visto. Identica è la contrapposizione tra le parti perchè se da un lato la ripresa delle attività e la messa a regime dei forni delle fonderie Pisano serve a scongiurare il pericolo di chiusura definitiva, dall’altra ci sono i comitati, i residenti, gli esponenti di alcune forze politiche che puntano con decisione l’indice verso l’inadeguatezza dell’impianto. D’accordo con le verifiche da parte degli ispettori dell’Arpac ma certe storture che da anni caratterizzano l’operato dello stabilimento non possono essere sanate nel giro di un mese, il tempo di sospensione dell’attività, imposto dalla Regione.
Articoli correlati '
06 MAG
BENI CULTURALI, SOTTOSEGRETARIO FERRANTE: “27 MILIONI PER LA CAMPANIA”
“Valorizzare i nostri beni culturali, finanziando la riqualificazione e il restauro delle risorse artistiche, archeologiche e museali, è...
06 MAG
CONCORSONE PER MEDICI PRONTO SOCCORSO, CGIL FP: “RIVEDERE CRITERI ESCLUSI”
Flop concorso regionale medici d’urgenza: tra carenze strutturali ed errore nella predisposizione del bando. L’ASL Salerno riconsideri...
05 MAG
BOX DOCCIA: QUALI MODELLI SCEGLIERE PER RENDERE SPECIALE IL PROPRIO BAGNO
Nel contesto dell'arredamento contemporaneo, il bagno assume un ruolo sempre più centrale nella definizione dello stile e del comfort di...
04 MAG
CARENZA DI PERSONALE AL “RUGGI” DI SALERNO: SCATTA L’ULTIMATUM DELLA FIALS PROVINCIALE
La Fials Salerno, prendendo atto delle segnalazioni pervenute riguardo alle gravi situazioni di disagio che affliggono il personale...
04 MAG
TORNA DAL 26 MAGGIO PORTO DI PAROLE: SI NARRANO “MONDI” –
Per sette giorni il Centro Pastorale San Giuseppe (via Guido Vestuti) a Salerno si trasformerà nell'unica grande isola delle narrazioni...