I precedenti non sono incoraggianti, per questo l’augurio è che il passato serva da lezione per il futuro che è alle porte. In porta niente balletti, vietato salire sull’altalena e mettere in competizione quei due che inforcano i guantoni con il rischio di mandare entrambi in tilt. L’incertezze è nemica giurata dei portieri ed a Salerno la storia insegna. Non c’è bisogno di rivangare esempi di un passato remoto, basta andare indietro di qualche anno. Nel campionato di Prima Divisione 2013- 14 Lotito consegnò a Sanderra una coppia di estremi difensori dalle caratteristiche piuttosto simili, Iannarilli e Berardi, il primo già in rosa e il secondo proveniente dalla Lazio con la solita etichetta di promessa da lanciare sul palcoscenico più importante. Finì male, anche perchè Sanderra non fu in grado di scegliere in maniera decisa tanto che a gennaio fu ingaggiato Gori. Stessa storia, più o meno, due anni fa. Torrente ebbe in dote Strakosha, titolare designato da Tare e Lotito, ma poi affiancato da Terracciano. I due si alternarono per gran parte del girone di andata ed alla fine si puntò sull’ex Catania che al ritorno riuscì ad offrire un rendimento più elevato. L’anno passato, però, Terracciano ha deluso ed a gennaio è stato soppiantato da Gomis, che ora è alla Spal. Tra i pali la Salernitana ha dovuto ripartire da zero e la prima mossa è stata fatta in casa, nel senso che Bollini ha avallato la candidatura del giovane Marius Adamonis, pronto a lasciare il ritiro della Lazio per giocarsi le sue carte in granata. Adamonis potrebbe non essere il semplice vice del nuovo numero uno, ma andare in forte competizione con il suo collega. Pelagotti, da giorni d’accordo per un biennale con la Salernitana, pare aver vinto il testa a testa con Seculin, meno affascinato dall’idea di lasciare la serie A senza certezze sulla maglia numero uno. Al di là dei nomi, però, il concetto resta valido sempre: in porta occorrono scelte nette, precise, perchè le gerarchie tra i pali aiutano tutti ad esprimersi al meglio. Bollini dovrà valutare i portieri che arriveranno, ma assegnare al più presto ad ognuno un ruolo ben preciso, almeno in partenza. Poi, ovviamente, sarà il campo il giudice supremo. L’importante, però, sarà evitare incertezze nella fase iniziale che andrebbero solo a danno dei protagonisti e, di riflesso, della Salernitana.
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