SALERNITANA: BOLLINI ABIURA E RISCHIA

Il giorno del giudizio. Vincere per puntellare la panchina. Dopo appena cinque giornate di campionato, in casa granata siamo già al redde rationem. Almeno per la guida tecnica. Oggi Alberto Bollini si gioca la panchina. Contro lo Spezia all’Arechi e sotto gli occhi di Marco Mezzaroma, il trainer granata è obbligato a vincere. In caso di mancato successo la tegola dell’esonero sembrerebbe quasi inevitabile. La Salernitana non ha ancora vinto una partita, è reduce da due pareggi di fila, ha totalizzato quattro punti, frutto di altrettanti pareggi che non hanno convinto più di tanto e si è impelagata in una serie di equivoci tattici, figli anche di confusione, approssimazione mista a qualche indisponibilità di troppo, in cui il tecnico sembra essere rimasto imbrigliato.

Per uno strano scherzo del destino, però, proprio oggi, Bollini sembra intenzionato a cambiare registro. Il tecnico potrebbe abiurare il tridente per schierare una squadra un tantino più equilibrata, complici anche defezioni, assenze e precarie condizioni fisiche di alcuni dei suoi interpreti. In rampa di lancio contro la sorpresa Spezia c’è un camaleontico 3-4-1-2 che può cambiare pelle a seconda delle esigenze. Un modulo che all’occorrenza può trasformarsi in un 4-4-2 o meglio ancora in 3-5-2. Questo grazie alla duttilità degli interpreti/superstiti schierati dal tecnico che prevede novità in ogni reparto del campo. Di fronte uno Spezia che nonostante l’acclarato ridimensionamento di budget rispetto al recente passato si ritrova a quota sette in classifica ed è reduce da due vittorie di fila. I liguri giocheranno con il consueto 3-5-2 che piace a Gallo, con il tandem Granoche-Marilungo pronto a capitalizzare le azioni alla prima occasione. Toccherà alla Salernitana fare la partita e provare – finalmente – a sbloccare il risultato come mai le è riuscito in quest’avvio di stagione. Finora, infatti, la squadra è sempre stata costretta a rincorrere. Ha sempre incassato prima di reagire. Di buono c’è che – eccezion fatta per Carpi – l’operazione recupero le è sempre riuscita, mostrando carattere e voglia di non restare al tappeto. Di cattivo il fatto che non è mai stata capace di completare il ribaltone e men che meno di mantenere la sua porta blindata. Unica eccezione lo 0-0 nel match d’esordio al Penzo di Venezia. Da allora è passato un mese fatto di tanti gol al passivo con la reazione che si è limitata al solo pareggio, nella migliore delle ipotesi.

Oggi è indispensabile battere cassa e fare bottino pieno per centrare la prima vittoria in campionato. Lo chiedono i tifosi, se lo aspetta la società, se lo augura Bollini. Viceversa la mini-crisi granata rischia seriamente di materializzarsi con l’esonero del tecnico. Alla porta le candidature di Roberto Breda, Roberto Stellone e Pasquale Marino. Il primo sarebbe stato già allertato, Stellone è stato sabato scorso all’Arechi in occasione del match con il Pescara, mentre Marino ha inviato un suo stretto collaboratore a seguire i granata proprio in occasione del match contro l’undici di Zeman.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta