Zero punti e niente baci. Da Perugia la Salernitana torna a mani vuote e con la consapevolezza che la zona playoff è più lontana, anche perchè Perugia, Cittadella e Spezia hanno anche una gara in meno. Al Curi Gregucci rilancia Djuric in attacco e conferma in blocco la difesa con la novità di Casasola, al rientro dalla squalifica, sulla destra in luogo di Djavan Anderson. L’avvio di gara è tutto del Perugia che buca sistematicamente i granata sul fianco sinistro laddove Lopez e Mantovani non riescono a mantenere le giuste distanze e subiscono le avanzate dei rispettivi avversari, Rosi e Sadiq. La Salernitana soffre e subisce la maggiore brillantezza fisica del Perugia che sfonda con Verre, bravo a partire palla al piede dalla sua metà campo e a trovare il gol con un tiro dal limite, deviato da Migliorini nel disperato tentativo di metterci una pezza. Sfilacciata ed in costante affanno, la squadra di Gregucci non ha il tempo di metabolizzare lo svantaggio che il Perugia ha già raddoppiato. Prepotente azione di forza di Sadiq che supera Mantovani, entra in area e sferra una autentica sassata che Micai non vede neanche partire e che quasi sfonda la rete alle sue spalle. Il due a zero è una sentenza pesante, ma giusta perchè la Salernitana frulla a vuoto mentre il Perugia è indemoniato. Al primo tiro in porta, però, i granata trovano il gol con Casasola e danno l’illusione di poter rientrare in partita. L’espulsione di Sadiq per due ammonizioni in pochi minuti nella ripresa potrebbe dare la spinta giusta agli uomini di Gregucci, graziati dall’arbitro Guccini che perdona Odjer e Casasola, autori di interventi al limite del rosso, che se la cavano con un semplice giallo. Neanche questo scuote più di tanto la squadra. Gregucci esita prima di inserire Calaiò per Djuric e, forse, avrebbe potuto concedere qualche minuto in più anche ad Orlando, entrato dopo il terzo gol perugino, a firma di Han, che chiude di fatto i giochi e rende ancor più complicata la rincorsa playoff di una squadra che incassa la seconda sconfitta esterna di fila ed avrà, domenica sera, all’Arechi, il compito di battere il Crotone per tenere vive le residue speranze e, soprattutto, per non dover cambiare radicalmente i suoi obiettivi nel finale di stagione.
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