E’ caccia aperta al bomber. In serie B in tante e tra queste, immancabilmente anche la Salernitana, sono ancora a caccia di un attaccante in grado di far saltare gli equilibri, di risolvere la partita anche con un solo guizzo e fa niente che l’anno passato Carpi, Frosinone e Bologna, le tre promosse abbiano coronato il loro sogno pur non avendo in organico bomber di straordinaria qualità. Basti pensare che nella speciale classifica dei cannonieri, bisogna scorrere la graduatoria fino al nono posto per trovare Mbakogu del Carpi di Castori con 15 reti e scivolare ancora più dietro, all’undicesimo posto, per scorgere il bomber ciociario Dionisi 14 gol mentre le prime posizioni della speciale classifica sono state occupate da Andrea Cocco del Vicenza, “re del gol” con 20 centri, e Andrea Catellani (19 gol). La Salernitana, in Lega Pro, ha vinto senza poter annoverare tra le sue fila un centravanti “vero”, Calil che per larghi tratti della stagione ha vestito i panni del bomber, non è mai stato, e probabilmente mai lo sarà, un attaccante centrale sul quale poggiare e finalizzare il gioco. Per la serie B, invece, i granata hanno deciso di puntare con un decisione su un attaccante centrale, non a caso è stato subito ingaggiato Eusepi, mentre Calil fa fatica a trovare spazio, C’è da sottolineare un dato. In tutte le sue esperienze cadette la Salernitana ha sempre, o quasi, potuto far leva su attaccanti prolifici e quando, per tante ragioni, non lo ha potuto fare, ha pagato dazio. Successe, ad esempio, nella stagione ’90/’91, quando Ansaloni dovette arrangiarsi con quEl che passava il convento, chiedendo a Daniele Pasa, trequartista, gli straordinari in zona gol, non disponendo di un reparto offensivo di grande qualità. Pagò la perdurante assenza di Pisano e lo scoppio ritardato di Ferrante la Salernitana di Franco Colomba che nel primo anno del “dopo-Rossi” sfiorò la promozione in serie A pagando la scarsa efficacia di un reparto che solo nel finale di stagione cominciò a girare a mille. Andò male, invece, l’anno successivo ancora a Colomba e poi al subentrante Varrella che acciuffò la salvezza sul filo di lana; in quella stagione la Salernitana aveva polveri bagnatissime.
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1 commento su “SALERNITANA, SENZA BOMBER E’ DURA!”
Enzo M
(Agosto 24, 2015 - 1:11 pm)Perchè non dare fiducia ad Eusepi proprio non capisco, e Calil non va bene ed eusepi non va bene, adesso se non arriva qualcuno i giornali e il web non si fermano piu’, nemmeno diamo il tempo a due calciatori che hanno fatto 35 goal l’anno scorso e Calil 17 in B solo 2 anni fa, per giunta nel 4 3 3 di toscano. Nemmeno vedete che Torrente non gioca per il centravanti, nessuno cross dalle fasce, in due partite ufficiali nè eusepi ne calil hanno avuto una sola palla pulita per andare a rete. Gli esterni si accentrano e tirano, bovo e sciaudone devo inserirsi per andare loro in goal, e allora di che parliamo?
Torrente vuole un centravanti che faccia salire la squadra e che in area stia li a prendere qualche respinta del portiere quando tira gabionetta è russotto, e questo gioco sia eusepi che calil possono farlo benissimo.
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