L’uscita di scena della Salernitana dalla Coppa Italia non fa clamore, perchè i granata giocavano contro una formazione di massima serie, più forte e più rodata rispetto a loro, ma il passivo subito e la prestazione offerta dalla squadra di Ventura non possono essere superficialmente archiviati alla voce “cose che capitano ad agosto”. Ieri, tanto per fare degli esempi, il Perugia e la Cremonese hanno superato ai supplementari le altre due squadre che sono state promosse in A insieme al Lecce nello scorso campionato, Brescia e Verona, e questo per dire che in campo, al di là dei valori tecnici e della condizione fisica più o meno buona in questa fase della stagione, non deve mai mancare la giusta dose di agonismo e di voglia di lottare. E ci vuole la giusta concentrazione per evitare errori da matita rossa, come quello di Billong, ma non solo. Nella sua analisi a caldo della gara Ventura ha sottolineato gli errori individuali dei suoi, spesso tramutatisi in trampolini di lancio per le incursioni leccesi dalle parti di Micai, ma il dato non va sottovalutato. Si può sbagliare per mancanza di concentrazione, come di personalità, come per deficienze tecniche. L’errore fa parte del gioco, certo, ma proprio per questo vince chi sbaglia meno e, di solito, si tratta di chi è più abile nella gestione della sfera. E veniamo, dunque, al punto focale della questione: la qualità dei singoli non è secondaria rispetto al modulo, alla bravura dell’allenatore ed alle altre componenti, come la forza fisica, il carattere, la voglia di lottare. E Ventura ha detto che dal mercato si aspetta un salto di qualità, calciatori più bravi di quelli di cui dispone ora. La Salernitana ha bisogno di rinforzi in tutti i reparti. In difesa serve almeno un elemento di spessore per aggiungere fisicità, esperienza, sicurezza nella gestione della palla, che è anche un tallone d’Achille di Micai, mai del tutto sicuro quando c’è da disimpegnarsi con i piedi. A sei giorni dal via del campionato bisogna, poi, risolvere una volta e per tutte il rebus Kyine. Il marocchino deve essere considerato ed impiegato, di conseguenza, come un esterno puro o può dare di più in un’altra posizione? E, dunque, alla Salernitana serve un altro esterno sinistro, magari anche più portato alla fase difensiva, oppure no? Anche a destra quanto meno un’alternativa a Lombardi non guasterebbe perchè il campionato è lungo e Cicerelli non è certo uno abituato a giocare in quella posizione. La questione principale, però, riguarda il centrocampo. Se Ventura vuole sviluppare un calcio propositivo, di qualità, di palleggio, allora ha bisogno di un regista fatto e finito, cosa che non è Di Tacchio, che assicura corsa, interdizione, impegno, ma non ha le stimmate del costruttore di gioco. In attacco, poi, appare evidente che Ventura non punti su Djuric, cui ieri ha preferito Calaiò in corso d’opera. Qualcosa anche in prima linea dovrà essere fatto per migliorare il parco attaccanti. Gli obiettivi di mercato dipenderanno anche dagli obiettivi che la società vorrà perseguire: partendo dall’assunto che tutto è migliorabile, resta da capire come e per quali obiettivi la società voglia migliorare la rosa attuale. Dermaku, Valdifiori, Moncini, tanto per fare degli esempi, sarebbero rinforzi di un certo spessore. Intanto, tra il dire ed il fare ci sono di mezzo gli esuberi che frenano il mercato in entrata con il rischio di lasciare incompiuta e monca anche la Salernitana targata Ventura.
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