«Basta con le promesse, alla provincia di Salerno servono infrastrutture». E’ il monito della Uil, che torna ad alzare la voce su un punto cardine nell’ambito della valorizzazione del territorio. Creare le condizioni affinché le merci possano viaggiare veloci nelle varie zone della provincia, fornire i collegamenti e allo stesso tempo spalancare nuove opportunità di lavoro: è questo il presupposto da cui parte il sindacato per lanciare la sua proposta ai vertici politici e istituzionali. «Abbiamo bisogno di infrastrutture capaci di creare le condizioni per politiche attive del lavoro – afferma Ciro Marino, della Uila Uil – Questo significa partire dalle principali criticità che giorno per giorno ci ritroviamo ad affrontare, per carenze che ci trasciniamo da anni. Pensiamo all’interporto, una delle nostre grandi incompiute, che avrebbe reso Salerno uno snodo ancor più strategico per gli scambi commerciali nel Mediterraneo. Un progetto concepito oltre vent’anni fa e tuttora rimasto al palo, a parte le solite promesse. C’è poi la situazione della Cilentana, l’emblema di un calvario che riguarda molte aree della provincia Sud letteralmente isolate e non raggiungibili, se non tramite rotte alternative che richiedono ore di viaggio. E come non parlare della Statale 268: dopo tanta attesa qualcosa sembra muoversi con l’imminente apertura dello svincolo tra Scafati e Angri, che consentirebbe di dirottare i mezzi pesanti. Speriamo non si debba attendere ancora a lungo, aziende e commercianti chiedono soluzioni da tempo». Per il segretario generale della Uil Salerno, Gerardo Pirone, le infrastrutture rappresentano il primo passo «per la valorizzazione del mare, dell’ambiente, della storia della nostra provincia, che si riscontra soprattutto nelle zone interne. Abbiamo un porto che ci offre la possibilità di interscambi con altre civiltà e popoli, oltre ai rapporti di tipo economico e commerciale. La nostra è anche una provincia votata al turismo religioso, ricca di storia e civiltà. Nel corso del tempo avremmo potuto sfruttare meglio il mare e le bellezze storico-paesaggistiche, oltre alla cultura gastronomica e all’agricoltura delle nostre pianure. Con una maggiore attenzione della politica, negli ultimi quarant’anni avremmo avuto molto prima un aeroporto efficiente, per il trasporto di merci e persone». Infine un pensiero alle nuove generazioni: «Il simbolo della nostra potenzialità è l’industria 4.0 sviluppata tra Pontecagnano e Battipaglia, da cui partono prodotti per ogni parte del mondo. Con infrastrutture degne di questo nome il territorio sarebbe stato più appetibile per i nostri giovani. Solo concludendo opere come Porta Ovest e mettendo mano alle strade per le zone interne saremo in grado di uscire dalla crisi e aprire un discorso diverso legato allo sviluppo della nostra provincia».
Articoli correlati '
05 MAG
BOX DOCCIA: QUALI MODELLI SCEGLIERE PER RENDERE SPECIALE IL PROPRIO BAGNO
Nel contesto dell'arredamento contemporaneo, il bagno assume un ruolo sempre più centrale nella definizione dello stile e del comfort di...
04 MAG
CARENZA DI PERSONALE AL “RUGGI” DI SALERNO: SCATTA L’ULTIMATUM DELLA FIALS PROVINCIALE
La Fials Salerno, prendendo atto delle segnalazioni pervenute riguardo alle gravi situazioni di disagio che affliggono il personale...
04 MAG
E’ VIVA LA COSTITUZIONE, IL PREFETTO ESPOSITO AL LICEO SEVERI DI SALERNO –
"Un confronto con i giovani studenti affinché possano avere maggiori informazioni e conoscenza su un'istituzione su cui contare,...
04 MAG
UNA PANCHINA GIALLA PER L’ENDOMETRIOSI AL MASUCCIO SALERNITANO –
Arriva anche a Salerno al porto Masuccio Salernitano la panchina gialla dell'endometriosi per sensibilizzare e dare informazioni. Si chiama...
03 MAG
BIANCO TANAGRO, BILANCIO POSITIVO PER IL GIOIELLO DI AULETTA
Si chiude con il bilancio positivo del presidente della Pro Loco di Auletta, Giuseppe Lupo, la dodicesima edizione di Bianco Tanagro, la...