A dieci giorni dal ritorno in campo, previsto per il 19 del mese a Pescara, la Salernitana si sta allenando da ieri senza alcun volto nuovo in gruppo. Gian Piero Ventura si aspettava qualcosa in tempi rapidi, ma dovrà pazientare ancora. Sull’uscio c’è Felipe Curcio, che è ormai un ex calciatore del Brescia, ed è pronto a legarsi alla Salernitana fino al 2022. L’esterno brasiliano potrà rappresentare una alternativa a Cicerelli, ma la priorità resta quella di rinforzare la spina dorsale della squadra. Nelle ultime uscite del girone di andata la Salernitana è tornata a proporre trame di gioco interessanti, che si erano intraviste in avvio di stagione, ed ha anche migliorato i suoi numeri in zona gol. Pur non avendo in organico un vero e proprio stoccatore, un bomber da venti gol, la squadra di Ventura sta andando in rete con diversi calciatori. Questo vuol dire che ciò che si prova in allenamento sta dando i suoi frutti, anche se resta assodato che, qualora la società decidesse di riportare in granata Coda o Donnarumma, di certo non sarebbe da biasimare e dimostrerebbe con i fatti la volontà di puntare in alto. Si sta facendo fantamercato, ma non troppo perchè in questo frangente si sono creati presupposti e condizioni per arrivare ad attaccanti di un certo spessore. Basta, ovviamente, mettere mano alla tasca e mettere sul tavolo argomenti convincenti: soldi (basti pensare che il Monza propone a Coda un ingaggio da mezzo milione a salire) ed un progetto tecnico che abbia un obiettivo preciso perchè calciatori importanti vogliono giocare per vincere. E, sotto questo aspetto, la Salernitana non si è dichiarata come altre società. Il Benevento con Moncini, l’Empoli con La Mantia, tanto per fare degli esempi, si sono mossi per migliorare ulteriormente e per centrare l’obiettivo più ghiotto. La Salernitana dovrebbe almeno sfruttare i giorni che mancano al ritorno in campo per inserire in rosa un difensore ed un centrocampista di spessore e personalità, per dare più stabilità ed equilibrio al suo gioco ed al suo rendimento in modo da provare ad ottimizzare il rapporto tra gol fatti e subiti. Senza dimenticare, però, che, una volta puntellate difese e mediana, il vero salto di qualità arriverebbe con l’ingaggio di un portiere che dia più garanzie sotto tutti i punti di vista e di una punta letale nei sedici metri avversari. Se si vuole competere e non partecipare, come ha più volte detto Ventura, bisogna muoversi con idee chiare ed in tempi rapidi. Se, poi, oltre a competere, si vuole anche vincere, allora diventa obbligatorio intervenire anche laddove si dice o si pensa di essere coperti. Perchè al meglio, si sa, non c’è mai fine e da troppo tempo il meglio non passa dall’Arechi dove oggi la Commissione Uefa ha svolto un sopralluogo per verificare se in un futuro non troppo lontano lo stadio di via Allende possa tornare ad ospitare gare internazionali.
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