E’ ora che dalle premesse si passi ai fatti e si restituisca alla città il minimo previsto dalla legge. Un Pronto Soccorso promesso, annunciato, ma mai realmente attivato. È quanto denuncia la FP CGIL Salerno in una nota inviata al Direttore Generale dell’ASL Salerno, ingegnere Gennaro Sosto, e per conoscenza a sindaci e deputati regionali. Al centro della protesta sindacale, l’ospedale di Agropoli, definito “presidio di area particolarmente disagiata”, ma ancora sprovvisto di un vero e proprio Pronto Soccorso, nonostante i numeri ne giustificherebbero l’attivazione immediata.
Dopo gli impegni presi lo scorso 26 agosto dal direttore Sosto in Consiglio comunale, ci aspettavamo una svolta. Invece siamo ancora fermi alle parole. E’ quanto ha dichiarato Antonio Capezzuto, segretario generale della FP CGIL Salerno,
Il riferimento è al DM 70/2015, che stabilisce come un ospedale in zona disagiata debba disporre almeno di un Pronto Soccorso funzionante. Tuttavia, l’Atto Aziendale dell’ASL Salerno non ha previsto tale struttura per Agropoli, limitandosi al Punto di Primo Intervento (PPI), una figura transitoria che, secondo il sindacato, non risponde alle reali esigenze del territorio.
Eppure come evidenziato a margine del corteo cittadino dell’8 agosto, I numeri parlano da soli: nel 2024 il Punto di Primo Intervento di Agropoli ha registrato quasi 12.000 accessi e a fine agosto 2025 gli accessi erano già 8000, Eppure, il presidio resta sottodimensionato: solo tre medici per il PPI, due internisti per il reparto di Medicina, e un medico per la Riabilitazione. Una situazione insostenibile per operatori e cittadini, soprattutto nei mesi estivi, quando la popolazione di Agropoli si moltiplica per effetto del turismo balneare.
A preoccupare è anche la mancanza di supporto cardiologico e rianimativo, elemento fondamentale per il reclutamento di nuovi medici e per la gestione delle urgenze. Il sindacato ribadisce che non esistono ostacoli normativi all’assunzione di medici senza specializzazione nei Pronto Soccorso, grazie a recenti disposizioni (decreto “Bollette”), purché dotati di esperienza triennale in emergenza o titolo 118.
Nella nota Massimiliano Voza, coordinatore Medici e Degenti SSN per la FP CGIL, sottolinea che il Pronto Soccorso ad Agropoli servirebbe a decongestionare le strutture del nord della provincia e alleggerire il carico sul DEA di 1° livello di Vallo della Lucania. È una questione di giustizia territoriale e sicurezza sanitaria.
Secondo la normativa, un ospedale come quello di Agropoli dovrebbe prevedere anche una day-surgery o week-surgery con presenza chirurgica continuativa nei giorni feriali. Ma anche questa previsione è rimasta sulla carta. La FP CGIL lancia un appello deciso all’ASL Salerno: intervenire subito, per garantire la salute dei cittadini, dei turisti e la dignità dei lavoratori .

