CAOS ALL’ARECHI, QUATTRO MISURE CAUTELARI, OBBLIGHI DI DIMORA E LIMITI. IN ARRIVO I DASPO –

Sono quattro i tifosi della Salernitana coinvolti nelle misure precautelari, oggetto questa mattina della convalida da parte del giudice, a seguito del fermo operato dagli agenti Polizia di Stato. Individuati dalla Digos tra i principali responsabili del lancio di fumogeni, bombe carta e sediolini in campo.

Il provvedimento è stato eseguito in base alla norma degli arresti in differita” (art. 382-bis c.p.p.), entro 48 ore dai fatti. Obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria (PG) è una delle misure cautelari personali disposta dal giudice. Tra i fermati figura anche l’uomo che ha aggredito fisicamente uno steward schiaffeggiandolo, episodio  documentata dalle telecamere della Polizia Scientifica e dai video diffusi sui social.

Le immagini, registrate da telecamere della Polizia Scientifica e da cellulari dei tifosi, sono state fondamentali per le identificazioni.  Gli agenti della Digos hanno confrontato i volti dei tifosi ai tornelli con quelli dei responsabili delle violenze.

Il bilancio dopo quanto è andato in scena allo stadio Arechi durante Salernitana-Sampdoria, gara di ritorno dei playout di Serie B, sospesa al 66’ per gravi incidenti è ancora provvisorio. Sono in arrivo altri provvedimenti e DASPO con divieto di accesso agli stadi.

L’azione rapida e decisa della Digos ha portato a identificazioni incrociate, grazie alle immagini a circuito chiuso e ai volti registrati ai tornelli d’ingresso. Quattro al momento i salernitani di età compresa tra i 30 e i 40 anni raggiunti dal provvedimento in base alla norma degli arresti in differita entro 48 ore dai fatti, come previsto dal Codice di Procedura Penale. Ma le indagini non si fermano: altri tifosi rischiano l’arresto e soprattutto il DASPO, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, che nelle prossime ore potrebbe colpire duramente decine di facinorosi.

Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, presente allo stadio al momento degli scontri, ha seguito personalmente l’evolversi della situazione. Gli agenti in servizio sono stati bersaglio di lanci di oggetti, tra cui un’asta di bandiera che ha colpito un responsabile SLO della società granata. Anche un cancello divisorio è stato preso di mira da alcuni ultras che hanno tentato di sfondarlo per raggiungere la tribuna.

Autore dell'articolo: Barbara Albero