Esattamente venti anni fa ci lasciava Bruno Carmando, massaggiatore e tifoso della Salernitana, la sua Salernitana, la squadra a cui ha dedicato la propria vita. Ricordare figure come quella di Bruno Carmando è non solo doveroso, ma anche importante per tramandare memoria, identità, appartenenza. I tifosi granata, specialmente quelli meno giovani, lo ricordano con grande affetto. La Salernitana proverà ad onorarne la memoria anche attraverso una vittoria domenica contro il Potenza. Domani la rifinitura dopo l’allenamento odierno sotto la pioggia e in quell’occasione Raffaele scioglierà i nodi di formazione. Villa e De Boer restano gli osservati speciali. Intanto, si registra l’ennesima uscita del presidente federale Gabriele Gravina, che ha annunciato che a breve presenterà la sua proposta di riforma del sistema calcio incentrata sulla riduzione del numero delle retrocessioni: 2 soltanto dalla A alla B, altrettante dalla cadetteria alla terza serie, dieci dalla C alla D. Di conseguenza si ridurrebbero le promozioni: 2 dalla B alla A, due dalla C alla B che, però, come da ipotesi originaria, potrebbe passare a due gironi. In un momento di grande difficoltà per il calcio italiano, ancora una volta in bilico tra la qualificazione in extremis al Mondiale e l’ennesimo flop, Gravina prova a rilanciare battendo su un tasto dolente: l’insostenibilità delle 100 squadre professionistiche. Chissà come e quando sarà possibile portare avanti la riforma, di sicuro su tanti altri aspetti servirebbe un cambio di passo. Gravina ha sottolineato come la retrocessione dalla B alla C comporti spesso il fallimento dei club. In C, però, le società più in difficoltà la scorsa stagione come in quella in corso non erano e non sono fresche di retrocessione. Magari, la situazione più critica potrebbe configurarsi il prossimo giugno e richiedere soluzioni estemporanee come già accaduto la scorsa estate per la lotta salvezza in B.

